di Redazione
Migliaia di riservisti sono pronti ad aiutare le Forze Armate in situazioni di emergenza, come guerre o crisi internazionali gravi. Il progetto del Ministero della Difesa per creare una riserva ausiliaria dello Stato, composta da non più di diecimila persone, sta quasi per essere completato. Quest’idea è stata proposta da un’altra legge nel 2022. Sul fronte della crisi in Medio Oriente, l’Italia potrebbe prendere il comando della missione europea nel Mar Rosso per proteggere le navi commerciali dagli attacchi degli Houthi. Il Ministro della Difesa, Crosetto, ha detto che l’Italia è pronta a farlo se anche i francesi sono d’accordo, per proteggere i nostri interessi economici e rispettare le leggi internazionali.
Per evitare problemi futuri, si sta pensando di formare una sorta di riserva volontaria di massimo diecimila persone, addestrandole regolarmente per essere pronte in caso di bisogno. Questi riservisti aiuteranno principalmente con la logistica e la cooperazione, inclusi gli interventi in caso di calamità naturali. Si potrebbero reclutare ex militari, poliziotti o persone con competenze specifiche, ma non verranno mandati direttamente a combattere. Questo ci aiuterebbe a colmare il gap di personale nelle Forze Armate, che ora conta 150.000 persone, un’inversione di tendenza cominciata dopo la guerra in Ucraina nel 2022 e i combattimenti a Gaza.
Il Ministro della Difesa ha detto di voler proporre una legge in questo senso al Parlamento nelle prossime settimane. Crosetto ha parlato di queste riforme come di qualcosa di necessario per l’Italia, sottolineando che in Germania e nel Regno Unito si stanno ripensando le strategie militari, anche tornando a una leva obbligatoria.
In Germania, i riservisti si addestrano almeno una volta all’anno e sono circa 15.000, mentre in Francia sono 77.000, con l’obiettivo di arrivare a 85.000 entro il 2024. Il Ministro francese della Difesa ha detto che vuole avere un riservista per ogni due soldati attivi. In Israele e in Svizzera, dove la leva è obbligatoria, ci sono rispettivamente 400.000 e 300.000 riservisti.
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