Con 138 voti favorevoli, nessun voto contrario e una sola astensione, l’Aula del Senato ha approvato il disegno di legge contenente disposizioni relative all’esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare, nonché la proroga della delega legislativa prevista dall’articolo 9, comma 15, della legge 28 aprile 2022, n. 46. Il provvedimento, che ora passa all’esame della Camera dei deputati, interviene nell’ambito delle Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari (Apcsm) per assicurare l’attuazione del nuovo quadro normativo introdotto con la legge 28 aprile 2022, n. 46. Tale intervento si è reso necessario in seguito alla sentenza n. 120 del 2018 della Corte costituzionale, che ha dichiarato l’illegittimità del divieto assoluto per i militari di costituire associazioni professionali a carattere sindacale, pur stabilendo alcuni limiti precisi. La sentenza ha riconosciuto la legittimità della formazione di tali associazioni, precisando che esse devono essere composte esclusivamente da personale militare e che quest’ultimo non può aderire ad altre associazioni di natura diversa. Inoltre, la stessa Corte ha ribadito il divieto, già vigente, per il personale militare di esercitare il diritto di sciopero, confermando l’importanza di preservare l’efficienza e l’operatività delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare.
L’articolo 1 del disegno di legge introduce disposizioni transitorie relative ai distacchi e ai permessi retribuiti riconosciuti ai rappresentanti delle Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari (Apcsm). Tali disposizioni si riferiscono all’articolo 1480, comma 3, del Codice dell’ordinamento militare, introdotto con il decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66. Nello specifico, viene confermata per il 2025 la disciplina già applicata nel 2024, secondo cui viene riconosciuto un distacco ogni duemila unità di personale appartenente alle Forze armate e un’ora annua di permesso retribuito per ciascuna unità. Tale misura transitoria è finalizzata a garantire l’operatività delle Apcsm in attesa della definizione delle procedure e degli strumenti definitivi. Resta ferma la possibilità di attribuire ulteriori distacchi e permessi retribuiti in seguito alla conclusione della contrattazione collettiva di comparto, come stabilito dal comma 4 del medesimo articolo 1480 del Codice dell’ordinamento militare. La distribuzione di tali distacchi e permessi avviene sulla base dell’effettiva rappresentatività delle associazioni, che viene determinata in conformità ai criteri di misurazione previsti dalla normativa vigente. Questa disposizione risponde alla necessità di bilanciare il riconoscimento della libertà sindacale con le esigenze operative e organizzative delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare.
L’articolo 2 del provvedimento riguarda la proroga della delega legislativa già contenuta nell’articolo 9, comma 15, della legge 28 aprile 2022, n. 46. Tale delega attribuisce al governo il compito di disciplinare le particolari limitazioni all’esercizio dell’attività sindacale per il personale militare che opera in contesti specifici. Nello specifico, la delega si riferisce al personale impiegato in attività operative, addestrative, formative ed esercitative sia sul territorio nazionale sia al di fuori dei confini nazionali. Rientrano in questa categoria anche i militari inquadrati all’interno di contingenti operativi, quelli imbarcati a bordo di unità navali e coloro che sono distaccati individualmente per svolgere missioni o incarichi particolari. La proroga estende il termine per l’esercizio della delega legislativa da 30 a 36 mesi, fissando la nuova scadenza al 27 maggio 2025. Questa estensione si è resa necessaria per consentire al Governo di adottare, con il tempo adeguato, una disciplina che tenga conto delle esigenze operative del personale militare impiegato in contesti particolarmente delicati e complessi.
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