di Francesco Matera
L’incontro tra Biden e Xi Jinping a San Francisco, in occasione del summit Apec1 (Asia Pacific Economic Cooperation), favorisce una distensione “vigilata” tra le due superpotenze. Nel senso che se da un lato si sono fatti passi avanti nel risonoscere reciprocamente l’interesse ad una sana competizione economica, dall’altro rimane la freddezza per questioni più spinose come quella dell’Isola di Taiwan che Pechino vorrebbe totalmente inserita ed asservita alla Repubblica Popolare Cinese (RPC). Xi ha lamentato la presenza ingombrante di militari americani nell’Indo-Pacifico. Biden, in risposta, ha detto che l’Indo-Pacifico rientra tra gli interessi degli Stati Uniti posti alla base della politica di sicurezza nazionale.
Nell’ottica di riprendere proficue relazioni è stata riattivata la linea di comunicazione tra i vertici militari in caso di crisi e concordato l’impegno di Pechino a ridurre l’esportazione di precursori chimici per il fentanyl. Come contropartita Washington rimuoverà le sanzioni su un istituto legato alla repressione della popolazione uiguri.
Qualche divergenza si è registrata sulle restrizioni americane alla Cina sull’export dei chip che potrebbero favorire tecnologie militari. Sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel comando e controllo degli ordigni nucleari i due Paesi hanno deciso di approfondire lo spinoso tema successivamente, mediante il confronto continuo tra gli esperti del settore.
Biden sulla crisi in Medio Oriente ha chiarito a Xi la posizione americana, anche alla luce delle recenti dichiarazioni del premier Netanyahu che, dopo il conflitto, vorrebbe garantire, in autonomia, la sicurezza della Striscia: “l’unica risposta alla crisi è la soluzione dei due Stati e che sarebbe un errore occupare Gaza”.
Hamas fugge al Sud
Sotto l’ospefale al-Shifa sono state trovate solo armi e il corpo di un prigioniero, ammazzato, Yehudit Weiss, madre di cinque figli che lavorava nell’asilo nido del kibbutz Be’eri. Dei duecento militari indicati dall’intelligence, inseriti nella presunta struttura di comando e controllo al di sotto dell’ospedale, non v’è traccia. I militari israeliani sospettano che i miliziani di Hamas, a migliaia, avrebbero attraversato il Wadi Gaza, il canale che taglia in due la Striscia per raggiungere il Sud e confondersi con la popolazione civile.
Ieri il ministro della Difesa Yoav Gallant ha annunciato, pertanto, l’inizio della seconda fase delle operazioni di terra che coinvolgeranno proprio il Sud nell’area del governatorato di Khan Yunis. Da ieri, non a caso, le Idf (Israeli Defence Forces) hanno diramato l’ordine di evacuare alcune zone orientali del governatorato.
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- APEC: Organismo nato nel 1989 allo scopo di favorire la cooperazione economica, il libero scambio e gli investimenti nell’area asiatico-pacifica ↩︎