La ministra Bellanova fa suo l’appello di Carlo Petrini, Stefano Mancuso, monsignor Pompili, delle comunità “Laudato sì” e rilancia l’invito a curare gli alberi e le foreste
L’appello di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, Stefano Mancuso, Monsignor Pompili, a nome delle Comunità Laudato sì, a piantare 60 milioni di alberi in Italia per combattere la crisi climatica era stato raccolto dalla Ministra Teresa Bellanova nel settembre scorso. “C’è in gioco il futuro di tante specie”, aveva detto la Ministra, “compresa la nostra. Gli obiettivi sostenibili del Millennio sono il nostro punto di riferimento ma per raggiungerli servono azioni concrete di ognuno. Per questo voglio sostenere la proposta di Carlo Petrini, del professor Mancuso e del Vescovo di Rieti: piantare 60 milioni di alberi in Italia. Facciamolo! E mettiamoci all’opera con il supporto della nostra Direzione generale delle Foreste e di tutto il settore per ottenere risultati duraturi”.
Così domani, giovedì 28 novembre, alle 9, al Mipaaf, sarà Festa dell’albero con la messa a dimora di un leccio, nell’aiuola di fronte al Ministero, via XX Settembre, lato Largo Santa Susanna.
“Piantare quest’albero al Ministero significa dire qualcosa di molto preciso: piantare alberi nelle città in un intreccio con i boschi esistenti è importante perché consente di concorrere a contrastare in modo efficace la crisi climatica rinaturalizzando intere porzioni di territorio abbandonato e trascurato; creare veri e propri boschi urbani, connetterli con i boschi delle nostre aree interne, curarli tutti secondo i principi della gestione forestale sostenibile è un imperativo etico ineludibile”, afferma la Ministra Bellanova che domattina sarà con Carlo Petrini, Stefano Mancuso, il Vescovo di Rieti Monsignor Domenico Pompili e la Direttrice generale delle foreste del Mipaaf Alessandra Stefani.
“Il rapporto dell’Intergovernmental panel on climate change”, prosegue la Ministra Bellanova, “ci dice come, ben oltre gli attuali 5,5 miliardi di ettari di boschi, il pianeta avrebbe bisogno di un miliardo di ettari in più di foreste. Ne avrebbe bisogno il pianeta e di certo ne ha bisogno il nostro Paese, che pure vede coperto da boschi quasi il 40% del suo territorio. Dinanzi a quanto di drammatico sta accadendo in questi giorni con frane, smottamenti, alluvioni, dissesto idrogeologico, colture danneggiate, io voglio ribadire che la gestione forestale e l’agricoltura sostenibili rappresentano una straordinaria leva di tutela e cura del territorio e anche di ritessitura del paesaggio. Ed è una risposta alla crisi climatica. Se piantare alberi nelle aree che ne sono prive fa parte delle azioni concrete per far fronte al riscaldamento globale, è altrettanto importante avere cura delle zone interne, contrastando l’abbandono e lo spopolamento, sostenendo e rafforzando la selvicoltura e l’agricoltura sostenibili e di qualità. Un settore economico rilevante che mentre produce ha cura della terra e della salute delle persone. Oggi lo affermiamo come valore, anche con questo gesto simbolico”.