Donald Trump, con un messaggio postato su Twitter ha scritto che “L’accordo con la Corea del Nord è in piena fase di realizzazione e sarà, se verrà completato, un accordo molto buono per il mondo intero, da determinare tempo e luogo” per il vertice con il leader nordcoreano Kim Jong Un a cui il presidente americano ha accettato di partecipare.
Il messaggio è stato pubblicato poche ore dopo che Sarah Huckabee, portavoce della Casa Bianca, parlando ai giornalisti aveva annunciato che l’incontro non avrebbe avuto luogo “senza concrete azioni che corrispondano alle promesse che sono state fatte dalla Corea del Nord”.
Nella Corea del Nord intanto però i media continuano a ignorare la notizia della richiesta del leader Kim Jong-Un di un vertice con Donald Trump e anzi confermano la tradizionale retorica bellica, minacciando una “guerra” con gli Usa.
Sul Rodong Sinmun, principale giornale ufficiale del Comitato centrale del Partito del lavoro di Corea, è apparso articolo che attacca l’ultimo pacchetto di sanzioni varato dall’amministrazione americana e assicura che la Corea del Nord non cederà alle pressioni di Washington.
“Non lasceremo che gli americani decidano qual’è la differenza tra il bene e il male secondo la volontà del suo leader, e che calpestino la verità e la giustizia”, si legge nell’editorile, in cui si afferma che le ultime sanzioni annunciate dagli Usa il 7 marzo contro il regime per l’uso di armi chimiche per uccidere Kim Jong-Nam, fratellastro di Kim Jong-un, sono una misura “molto pericolosa” e “possono causare una guerra”.
“Pyongyang non si prostrerà davanti al potere militare delle sanzioni” di Washington.
Fino ad ora nessun servizio di informazione nordcoreano ha dato la notizia dell’annuncio della Corea del Sud secondo il quale Kim ha proposto a Trump un vertice sulla denuclearizzazione, che il presidente Usa ha accettato.