Il presidente della Bce da Bali in Indonesia, dove sta partecipando ad un importante vertice tra FMI e Banca mondiale ha voluto parlare delle recenti tensioni tra Italia e Commissione Ue, “aspettiamo le carte sulla manovra e calmiamo i toni”.
Frasi che vogliono stemperare gli animi dopo che Commissione europea e Fmi—venerdì scorso hanno evocato addirittura la troika.
Draghi ha sottolineato che il governo Conte ha cambiato l’idea iniziale, ovvero il deficit sarà al 2,4% solo per il 2019 e non per tre anni. Esponenti del governo giudicano il passaggio di Draghi a Bali un ottimo segnale. Il governatore della Bce si è poi rivolto direttamente alla Commissione, “sappiamo che ci sono procedure stabilite e accettate da tutti, e ci sono state deviazioni: non è la prima volta e non sarà l’ultima, non bisogna drammatizzare. Bisogna abbassare i toni e sono piuttosto ottimista che sarà trovato un compromesso”.
Al summit c’era stato venerdì, anche, un incontro tra il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, e il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici dal quale sarebbe emersa la volontà di “trovare una soluzione comune”.
Atteso che l’Italia non vuole uscire dall’euro, la soluzione dovrà essere trovata tra le parti, questa la proposta messa sul tavolo dal presidente della Bce, dove ha detto a chiare note che occorre aspettare le carte sulla manovra italiana. La volontà di Mario Draghi è anche quella di assicurare gli investitori alla luce dell’apertura delle borse.