“L’andamento dei contagi e’ in chiara diminuzione ma nulla cambia per bar, ristoranti, palestre e piscine”. La Lega valuta questo decreto troppo ristrettivo e non in linea con le esigenze reali del Paese che ha bisogno di ripartire in totale sicurezza.
“La nostra astensione in Cdm e’ la voce di tutte quelle imprese e attivita’ che vogliono solamente tornare a lavorare al piu’ presto”. Cosi’ Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, capigruppo di Camera e Senato della Lega.
(di Francesco Matera) Il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi ascolta tutti ma alla fine decide lui. Così come dovrebbe essere del resto in tutte le organizzazioni verticistiche, il capo decide e se ne assume tutte le responsabilità. L’accordo sul coprifuoco alle ore 22 e sulle misure che entreranno in vigore dal 26 aprile era stato già trovato nell’ultima riunione della cabina di regia. Una decisione corale che non può essere messa discussione dalle forze politiche, così riferisce all’Agi una fonte vicino al governo. Il premier avrebbe invitato a guardare all’interesse generale. Il rischio calcolato, di cui ha parlato nell’ultima conferenza stampa – questa la tesi del premier – e’ il frutto dell’equilibrio che e’ stato trovato venerdi’ scorso. Percio’ non avrebbe nascosto la preoccupazione per la posizione della Lega. La preoccupazione all’interno dell’esecutivo e’ che quando si trattera’ di discutere di altri provvedimenti, soprattutto quelli economici, le fibrillazioni possano aumentare.
La maggioranza a rischio spaccatura. “E’ un film gia’ visto”, dicono quelli del Movimento 5 stelle. “Cosi’ si rischia l’incidente“, rispondono quelli del Pd. Salvini, racconta uno dei colonnelli del partito, non ha intenzione di abbandonare la nave, anche se nel Movimento 5 stelle e tra i dem c’e’ il convincimento che i leghisti possano staccare la spina all’esecutivo con il semestre bianco. Il segretario della Lega ha spiegato di voler difendere le posizioni delle categorie e dei cittadini, ritiene che ci siano troppi vincoli. “La zona gialla dovrebbe permettere anche l’ok alle attivita’ al chiuso”, spiega una fonte della lega. “Qui si fa un passo avanti e il giorno dopo si disfa la tela di Penelope”, osserva un ‘big’ del partito di via Bellerio che sottolinea come non si possa lasciare a Fratelli d’Italia l’arma di attaccare sul tema della ripartenza. Draghi, pero’, difende la gradualita’ delle riaperture, a meta’ maggio ci sara’ un tagliando della situazione generale e il coprifuoco potrebbe essere tolto ad inizio giugno. Infatti i leghisti sono fiduciosi: “Ci aspettiamo che le misure vengano riviste”.
E’ pacifico il fatto che un economista come Mario Draghi mai e poi mai avrebbe voluto il suo Paese parzialmente chiuso mettendo così un freno al rilancio dell’economia. La verità è che finalmente c’è qualcuno che, lontano dalle alchimie politiche, decide per il bene dell’Italia e dei suoi cittadini. Sono certo che per l’estate con la campagna vaccinale in corso e con la bella stagione, ci potranno essere le riaparture tanto auspicate dalle categorie che proprio nel periodo estivo fanno i maggiori introiti. L’unico aspetto negativo è che con questi annunci del Governo chi dovrebbe prenotare le vacanze, stranieri in primis, non sceglierà le località italiane.