Finora “nessuna rivendicazione, ne’ alcuna pista definita da seguire”. Cosi’ gli investigatori sul posto dove questa mattina, in via Marmorata, un ordigno rudimentale temporeggiato e’ stato fatto esplodere nel parcheggio laterale dell’ufficio postale. Massimo Improta, dell’ufficio Prevenzione generale e soccorso pubblico della polizia di Stato di Roma, ha spiegato che a questo punto le attivita’ investigative sul posto sono da considerarsi concluse, tocchera’ adesso agli esperti della scientifica fare tutti gli accertamenti del caso sul materiale repertato. L’esplosione e’ avvenuta tra due auto in sosta e in un punto dove c’era un posto vettura vuota. L’effetto e’ stato duplice perche’ l’esplosione ha poi innescato il liquido infiammabile che era contenuto in una o due bottiglie che componevano anch’esse il pacco-bomba. Un aspetto importante sottolineato da Improta riguarda il fatto che da subito le forze dell’ordine intervenute sul posto sono state in grado di escludere la possibilita’ che ci fosse un’esca, ovvero un secondo ordigno che potesse esplodere poco dopo il primo coinvolgendo quanti in quel momento fossero accorsi per vedere quanto avvenuto. Di qui la considerazione che allo stato si puo’ parlare di “azione dimostrativa”, anche se ovviamente saranno le indagini ad avvalorare o meno questa prima ipotesi.