Ecco come Alemanno ha violato le prescrizioni dell’affidamento ai servizi sociali

Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, è stato arrestato la notte di Capodanno per presunta violazione delle prescrizioni legate all’affidamento in prova ai servizi sociali. Alemanno è accusato, scrive Il Messaggero, di aver prodotto 26 falsi giustificativi per partecipare a incontri politici fuori dal Lazio, violando così le regole che gli erano state imposte. Questi obblighi prevedevano il divieto di lasciare la regione senza autorizzazione e l’obbligo di rientrare a casa entro le 22.

L’indagine, condotta dalla Procura di Roma, ha rivelato che Alemanno avrebbe simulato impegni lavorativi inesistenti per giustificare i suoi spostamenti. Tra i falsi documenti presentati, figurano presunti inviti professionali e partecipazioni ad assemblee condominiali. Alemanno è inoltre accusato di riciclaggio e false fatture, avendo emesso documenti per consulenze mai svolte.

Dalle intercettazioni emergono conversazioni in cui Alemanno discuteva con collaboratori per organizzare i giustificativi necessari. In una telefonata, ad esempio, cercava un invito professionale per giustificare un viaggio a Gallipoli, rifiutando proposte che sembravano poco credibili.

Un ulteriore elemento aggravante è rappresentato dall’aver frequentato Paolo Colosimo, avvocato radiato dall’albo e condannato con sentenza definitiva per legami con la ‘ndrangheta. Questo incontro rappresenta una delle violazioni delle prescrizioni.

La misura alternativa ai servizi sociali era stata concessa ad Alemanno a seguito di una condanna definitiva a un anno e dieci mesi per traffico di influenze illecite. Tuttavia, i magistrati hanno ritenuto il suo comportamento arrogante e sprezzante delle regole, portando alla revoca della misura e al suo trasferimento nel carcere di Rebibbia.

Le opinioni sulla vicenda sono contrastanti. Esponenti del Partito Radicale e dell’opposizione politica hanno definito spropositata la misura del carcere. Alcuni, come l’ex senatore Stefano Esposito, hanno parlato di “vendetta, non giustizia”.

Il legale di Alemanno ha annunciato che chiederà il ripristino dell’affidamento ai servizi sociali. Una decisione in merito è attesa nei prossimi 30 giorni. Se la richiesta venisse respinta, Alemanno rischia di dover scontare l’intera pena in carcere o ai domiciliari.

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