L’Egitto per rilanciare il turismo oltre al mare multicolore e ai faraoni punta su un personaggio che ha costruito la propria fama nel deserto costiero egiziano: il generale Erwin Rommel che per le sue doti di innovatore tattico e strategico è stato soprannominato “La Volpe del Deserto”.
È stato riaperto infatti, dopo sette anni di restauri ostacolati dalle due rivoluzioni che hanno scosso il paese dal 2011, il “museo della grotta di Rommel” situato sulla costa mediterranea ricavato nei resti di un suo quartier generale a Marsa Matruh.
Il “Rommel Cave Museum” mostra fra l’altro divise, foto personali del generale nazista, piani di battaglia e una collezione d’armi. Il primo impatto per i visitatori è creato da un telefono da campo, una bandiera nazista e una mappa di Tobruk, la città libica riconquistata dalla “Wuestenfuchs”.
Rommel, che fu costretto al suicidio a causa di un suo pur passivo coinvolgimento nel tentativo di uccisione del Fuehrer Adolf Hitler orchestrato con l’Operazione Valchiria, installò il proprio quartier generale nella grotta quando le truppe tedesche entrarono ad El-Alamein, il teatro delle due battaglie in cui il feldmaresciallo fu sconfitto nel novembre 1942.
L’idea di trasformare in “museo turistico” la grotta naturale di Marsa Matruth, situata circa 280 km a ovest di Alessandria, risale al 1977. L’apertura avvenne poi nel 1988 e i lavori di restauro iniziati del 2010 vennero stroncati dalla tumultuosa caduta del rais Hosni Mubarak che ha provocato ripercussioni calmatesi solo di recente.
Il direttore del Museo, Mohamed el-Sharkawy, ma anche il ministero delle Antichità hanno sottolineato l’importanza del sito per fornire attrattive ai turisti che fanno vacanze di mare sulle bianche spiagge di Marsa Matruh: “Il museo incrementerà il turismo”, ha detto Sharkawy al sito Al Monitor.
Il turismo egiziano, piagato dalle turbolenze della Primavera araba e dal terrorismo islamico, ha visto un ritorno alla crescita del numero di visitatori stranieri per la prima volta dopo 19 mesi solo nel dicembre scorso, secondo dati dell’Ufficio statistico nazionale citati dai media. E i turisti più numerosi, quasi 227 mila, quest’anno sono stati proprio i connazionali di Rommel.