L’Egitto sta attraversando una grave crisi economica e come risultato immediato si registra un anomalo flusso migratorio verso l’Europa. Le ultime statistiche ufficiali sul tasso di povertà in Egitto stimano che quasi un terzo del Paese vive al di sotto della soglia di povertà. Le misure di austerità imposte da Sisi hanno creato un profondo divario tra le élite sostenute dallo stato e l’aumento del numero di cittadini egiziani che ora stanno lottando per sopravvivere.
Quest’anno la sterlina egiziana ha perso più di un terzo del suo valore rispetto al dollaro USA (1 dollaro vale 24 sterline egiziane – secono lo scambio del 23 dicembre).
A ciò si aggiunge il contesto di stagnazione della situazione in Libia, considerata un passaggio principale per la migrazione irregolare degli africani verso l’Europa, egiziani compresi. A farne le spese è soprattutto l’Europa e a segnare il termometro della situazione è l’agenzia europea Frontex che giorni fa ha stilato il suo bollettino sui migranti irregolari: nei primi 11 mesi del 2022, circa 308.000 persone hanno attraversato illegalmente le frontiere esterne dell’Unione Europea, con un aumento del 68% rispetto allo stesso periodo del 2021, il livello più alto dal 2016, secondo l’agenzia.
L’agenzia ha aggiunto che i Balcani occidentali sono stati ancora una volta la “rotta migratoria più attiva verso l’Unione europea”, che ha registrato circa 140.000 attraversamenti illegali nella regione, con un aumento del 152% rispetto al 2021. Quest’anno anche in Grecia e Cipro sono arrivate circa 17.000 persone.
Anche l’Italia sta subendo un aumento significativo dell’arrivo di migranti irregolari, il Ministero dell’Interno ha registrato l’arrivo di oltre 98.000 migranti su imbarcazioni a metà dicembre, rispetto ai circa 63.000 tra gennaio e dicembre 2021. Nei giorni scorsi sono circolati sui social media videoclip che mostrano scene di immigrati egiziani che si affollano davanti alla stazione di polizia nella città di Milano, per presentare i documenti per la domanda di asilo.
Il 25 dicembre, l’agenzia di stampa ufficiale egiziana (A.S.A.) ha pubblicato un rapporto sugli sforzi del Ministero degli Affari Esteri per garantire interessi e obiettivi nazionali all’estero preservando gli interessi nazionali dell’Egitto.
Il rapporto dell’agenzia di stampa ufficiale egiziana si è concentrato, in parte, su quello che è stato descritto come “il ruolo centrale dell’Egitto nel consolidamento della stabilità in Medio Oriente e in Africa, specialmente nel quadro della lotta all’immigrazione clandestina e al terrorismo”.
Un importante politico egiziano ed ex leader di partito ha dichiarato ad Al-Araby AlJadeed: La politica estera egiziana, da quando Sisi è salito al potere nel 2014, ha fatto molto affidamento sull’uso della carta dei migranti irregolari per ricevere aiuti dall’Europa“.
A fine ottobre, l’Unione Europea ha firmato l’ultimo di una serie di accordi con l’Egitto volti a frenare le migrazioni, con una sovvenzione di 80 milioni di euro per rafforzare la guardia costiera e la marina egiziana.
Il finanziamento comprende anche, secondo un documento pubblicato dalla Commissione dell’Unione Europea all’inizio di novembre, l’acquisto di apparecchiature di monitoraggio come navi di ricerca e soccorso, telecamere termiche e sistemi di posizionamento satellitare.
Il documento afferma che l’Egitto “sta assistendo a (pesanti afflussi) di migranti nel medio-lungo termine a causa dell’instabilità regionale, del cambiamento climatico, dei cambiamenti demografici e del calo delle opportunità economiche”.
Il politico egiziano sottolinea che “il lucroso finanziamento europeo per le forze di sicurezza egiziane è leggermente diminuito nell’ultimo periodo, poiché gli sforzi occidentali per fermare le reti di contrabbando, che ora hanno sede principalmente in Libia, si sono indeboliti”. Ha poi aggiunto: “Lo scorso marzo, l’esercito tedesco ha annunciato la sospensione di un controverso programma di addestramento dei membri della Guardia Costiera libica, formata da milizie lungo la costa del Paese, a causa del loro trattamento arbitrario dei migranti”.
Il documento, pubblicato dall’Unione Europea, afferma che l’Egitto “ha finora affrontato la migrazione irregolare principalmente dal punto di vista della sicurezza, a volte a scapito di altre dimensioni della gestione della migrazione, compresa la protezione dei migranti, rifugiati e richiedenti di asilo.”
Il documento indica che il programma “cerca di sviluppare la capacità del Ministero della Difesa egiziano, delle istituzioni governative e degli attori rilevanti della società civile ad adottare approcci alla gestione delle frontiere basati sui diritti, orientati alla protezione e osservanza delle differenze di genere nell’amministrazione del confine”.