Elezioni in Kosovo. Vittoria di Vetevendosje, ma senza maggioranza assoluta

La Commissione Elettorale Centrale del Kosovo ha pubblicato oggi i risultati definitivi delle elezioni parlamentari tenutesi il 9 febbraio scorso. Il partito del primo ministro uscente Albin Kurti, Vetevendosje (VV), ha ottenuto il 40,80% dei voti, confermandosi la forza politica più votata nel Paese. Tuttavia, questo risultato rappresenta un calo rispetto al 50,2% ottenuto nelle elezioni del 2021, facendo perdere a VV la maggioranza assoluta in parlamento.

Al secondo posto si è classificato il Partito Democratico del Kosovo (PDK, centrodestra) con il 22,03% dei voti, seguito dalla Lega Democratica del Kosovo (LDK, centrodestra) al 17,63%. La coalizione tra Alleanza per il Futuro del Kosovo (AAK), Iniziativa Socialdemocratica (Nisma) e Lista Ideale ha ottenuto il 7,46%. Srpska Lista (SL), il principale partito della minoranza serba strettamente legato al governo di Belgrado, ha raccolto il 4,61% dei consensi.

In termini di seggi parlamentari, su un totale di 120, VV ne ha conquistati 47, PDK 25, LDK 20 e la coalizione AAK-Nisma-Lista Ideale 8. Srpska Lista dovrebbe ottenere tutti i 10 seggi riservati per legge alla minoranza serba, anche se la conferma definitiva è ancora in sospeso. Altre 10 seggi sono destinati alle altre minoranze presenti nel Paese.

L’affluenza alle urne è stata del 40,5%, in calo rispetto al 48% registrato nelle precedenti elezioni parlamentari del 2021. Questo dato riflette una diminuzione dell’interesse elettorale, nonostante l’importanza cruciale di queste elezioni per il futuro politico del Kosovo.

Nonostante la vittoria, Vetevendosje non dispone della maggioranza assoluta necessaria per governare in autonomia. Pertanto, il premier Kurti dovrà cercare alleanze per formare un nuovo governo. Tuttavia, tutti i principali partiti di opposizione hanno escluso la possibilità di coalizzarsi con VV, esprimendo invece l’intenzione di formare un’alleanza alternativa. Questa situazione apre a un periodo di incertezza politica, con la possibilità di negoziati prolungati per la formazione di una coalizione di governo stabile.

Queste elezioni sono state le prime parlamentari regolari dalla dichiarazione di indipendenza del Kosovo nel 2008; in precedenza, tutte le consultazioni erano state anticipate. La comunità internazionale ha osservato con attenzione il processo elettorale, considerandolo un test chiave per la stabilità politica del Paese e per le sue relazioni con la Serbia e altri partner internazionali.

La necessità di formare una coalizione potrebbe influenzare le future politiche del governo, in particolare riguardo al dialogo con la Serbia e alle riforme interne. La comunità internazionale auspica che il nuovo esecutivo possa affrontare con determinazione le sfide economiche e sociali del Paese, promuovendo al contempo la stabilità regionale.

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