Davide Faraone, Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nel Governo Renzi e Sottosegretario alla Salute nel Governo Gentiloni, in un incontro tenutosi presso la sede di “Cambiamenti”, a Palermo ed incentrato sulle elezioni politiche previste il prossimo 4 marzo, ha così commentato con i giornalisti presenti:
“Se rinnoviamo le liste ci attaccano perché non garantiamo i percorsi politici del passato. Se non lo facciamo ci attaccano perché restiamo legati agli stessi nomi. Siamo orgogliosi di queste liste. Ci prepariamo ad una sfida a testa alta essendo competitivi anche in tanti collegi uninominali. Al di là di quello che viene raccontato sono convinto che in molti collegi uninominali il Pd e la coalizione saranno competitivi. Questa è la squadra migliore che si potesse mettere in campo. Ci saranno poi i momenti per fare le valutazioni sui gruppi dirigenti, ma non è il momento delle elezioni”.
Il politico palermitano ha poi aggiunto: “Ci sono state polemiche pubbliche che hanno riguardato tutte le forze politiche. Non c’è forza politica da cui non sia emerso un elemento di criticità. Credo che sia fisiologico: ad ogni elezione e ad ogni composizione di liste ci sono polemiche, e anch’io le ho fatte in passato. E’ curioso leggere sui giornali titoli spesso contrastanti, a volte che il Pd presenta degli sconosciuti e altre volte che mette in campo i soliti noti. Non si sottolinea che eleggeremo per la prima volta soltanto parlamentari siciliani: non c’è alcun paracadutato in Sicilia, neanche uno, a differenza di quanto accade in altre Regioni con paracadutati da tutti i partiti. La rappresentanza che abbiamo messo in campo è eterogenea e tiene dentro tante figure, dai dirigenti di partito come i segretari provinciali e quello regionale, alla società civile come Gaspare Gulotta del Policlinico di Palermo o il rettore di Messina Pietro Navarra, e ancora sindaci e amministratori come Fabio Venezia, sindaco di Troina. E siamo onorati delle candidature di Maria Elena Boschi e Paolo Gentiloni perché rappresentano un gruppo dirigente nazionale di governo che ha maturato successi – ha concluso Faraone -. Maria Elena è stata protagonista del successo del G7 di Taormina”.
A proposito delle candidature “a distanza”, il deputato del Movimento 5 Stelle Danilo Toninelli durante un’intervista andata in onda su Radio Radio, aveva così commentato la candidatura di Maria Elena Boschi, lontano dalle sue “naturali” zone di competenza:
“La candidatura della Boschi a Bolzano? Come si può permettere questa persona che, nella sua vomitevole riforma costituzionale Renzi Boschi bocciata dai cittadini, voleva abolire le provincie di Trento e Bolzano candidarsi ora a Bolzano e in Sicilia. Ma voi lo sapete che la Boschi è candidata i 5 collegi plurinominali come capolista e nell’uninominale di Bolzano? Ovviamente le hanno garantito il seggio, ma chi rappresenta questa qua?”.