Elkann temporeggia e non va in Parlamento

La decisione è stata annunciata dal presidente della Commissione Attività Produttive della Camera, Alberto Luigi Gusmeroli, dopo una telefonata avuta con Elkann. Durante il colloquio, Elkann ha espresso apprezzamento per l’attenzione del Parlamento verso Stellantis e il settore automotive, ma ha chiarito che preferisce attendere la conclusione delle discussioni in corso con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy prima di un confronto istituzionale.

L’annuncio arriva in un contesto di pressioni crescenti da parte dei gruppi parlamentari, sia di maggioranza che di opposizione, che chiedono al presidente di Stellantis di riferire sul futuro del gruppo. Le dimissioni dell’amministratore delegato Carlos Tavares hanno infatti acceso il dibattito politico e sollevato interrogativi sul futuro delle attività di Stellantis in Italia. Alcuni esponenti politici, come Luca De Carlo di Fratelli d’Italia e Chiara Appendino del Movimento 5 Stelle, hanno criticato l’apparente mancanza di impegno da parte di Elkann nei confronti dell’Italia, sollecitando un confronto diretto.

Nel frattempo, Stellantis ha smentito le indiscrezioni circolate sulla presunta liquidazione di 100 milioni di euro destinata a Carlos Tavares. L’azienda ha definito tali cifre come “imprecise e lontanissime dalla realtà”, ribadendo che non diffonde dettagli sulle dimissioni dei propri dipendenti, salvo nei casi previsti dalla legge. La trasparenza sulle retribuzioni degli amministratori delegati viene garantita solo attraverso la relazione annuale sulle retribuzioni.

Sul piano industriale, le dimissioni di Tavares aprono interrogativi su progetti cruciali per Stellantis, come le gigafactory, le city car e i contratti di sviluppo. Il Ministro Adolfo Urso ha recentemente discusso con Elkann proprio di questi temi, ribadendo la necessità di mantenere un forte legame con il territorio italiano.

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