L’Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi e il Presidente del Consiglio di Amministrazione di Sonangol Carlos Saturnino hanno siglato un accordo che assegna a Eni il 48% dei diritti del blocco onshore di Cabinda North, di cui Eni diventa anche operatore. La firma è avvenuta a Luanda alla presenza del Presidente della Repubblica di Angola dell’Angola João Gonçalves Lourenço e del Presidente del Consiglio italiano Paolo Gentiloni.
Il blocco Cabinda North, di cui Eni controllava in precedenza il 15%, si trova in un bacino petrolifero poco esplorato nel nord del Paese, nel quale Eni potrà sfruttare le conoscenze minerarie acquisite dalle attività nelle aree adiacenti situate nella Repubblica del Congo. In caso di scoperte significative, la messa in produzione sarà facilitata dalla presenza di infrastrutture già esistenti.
Oltre a ciò, le due aziende hanno firmato un Memorandum of Understanding per la definizione di progetti congiunti su tutta la catena del valore dell’energia. Il MoU infatti prevede lo studio di misure di ottimizzazione del settore delle raffinerie e del trading in Angola; la valutazione delle risorse a gas associato e non associato nell’offshore angolano per la sua commercializzazione sia sul mercato domestico che internazionale; l’ottimizzazione delle attività di esplorazione e l’individuazione di nuove possibilità di esplorazione congiunta; la valutazione di opportunità nel settore delle rinnovabili ed in particolare del fotovoltaico.
Queste intese ampliano il perimetro delle attività di Eni in Angola e rafforzano la presenza nel Paese, oltre a consolidare l’alleanza strategica con il partner Sonangol.
Eni è presente in Angola dal 1980 tramite la controllata Eni Angola. La produzione equity è di 155.000 barili di olio equivalente al giorno.