Eni e Snam, attraverso la controllata Snam4Mobility, dando seguito all’accordo quadro concluso a maggio 2017 e rinnovando il proprio impegno nella promozione della mobilità sostenibile in Italia, hanno firmato il secondo contratto applicativo per realizzare 20 nuove stazioni di rifornimento di CNG (gas naturale compresso) per autotrazione sul territorio nazionale.
Il contratto, a distanza di alcuni mesi dalla firma del primo applicativo relativo a un lotto di 14 impianti di CNG, alcuni dei quali apriranno alle vendite entro il primo trimestre del 2019, ha per oggetto la progettazione, realizzazione e manutenzione da parte di Snam di 20 nuovi impianti di CNG all’interno della rete nazionale di distributori Eni. L’investimento per tali attività sarà nell’ordine dei 10 milioni di euro.
La mobilità a gas naturale è una delle migliori tecnologie disponibili per abbattere le emissioni inquinanti, a beneficio della qualità dell’aria, e assicura inoltre sensibili vantaggi economici ai consumatori. Con il progressivo sviluppo di una filiera del biometano, che può essere immesso nelle infrastrutture già esistenti, la mobilità a gas naturale sta diventando anche rinnovabile.
Il contratto rientra tra le iniziative di Snam4Mobility per promuovere la mobilità sostenibile in tutto il Paese, a beneficio dell’ambiente e dei consumatori. La società, in particolare, si rivolge agli operatori del settore per supportare lo sviluppo degli impianti di rifornimento di gas naturale e biometano e una loro maggiore diffusione nelle diverse regioni italiane, migliorando anche la qualità del servizio di erogazione agli utenti.
Con questa iniziativa, Eni intende rafforzare ulteriormente la sua offerta per la mobilità sostenibile: su una rete di 4.400 impianti, 3.500 erogano Eni Diesel+, il diesel premium con il 15% di componente rinnovabile prodotta da oli vegetali (inclusi quelli di scarto) presso la bioraffineria di Venezia attraverso la tecnologia proprietaria, mentre circa 1.000 impianti erogano GPL e metano (di cui 2 LNG e 180 CNG).