Questo start-up è il primo realizzato nell’emirato di Sharjah dopo gli anni ’80. È stato raggiunto in meno di 2 anni dalla firma del contratto e un anno dalla dichiarazione di scoperta.
Eni e SNOC, la compagnia di Stato dell’Emirato di Sharjah, annunciano l’inizio della produzione dal campo di Mahani, situato nella Concessione Area B nell’entroterra dell’Emirato di Sharjah.
Questo è il primo passo verso la piena valutazione della scoperta a gas e condensati di Mahani annunciata lo scorso gennaio che si stima contenga significativi volumi di risorse di gas e condensato associato. L’inizio della produzione è stato raggiunto in meno di 2 anni dalla firma del contratto petrolifero e entro un anno dalla dichiarazione di scoperta.
Eni detiene il 50% di interesse partecipativo nella Concessione denominata Area B, dove SNOC è Operatore con il 50%. Eni ha acquisito l’Area B in una gara competitiva a gennaio 2019.
La nuova produzione dal campo di Mahani è inviata attraverso una nuova linea multifase all’impianto di trattamento gas di Sajaa di proprietà di SNOC dove viene processato. La produzione del campo si aspetta che aumenti progressivamente con la connessione di due pozzi aggiuntivi la cui perforazione è già programmata.
L’Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi ha commentato: “L’inizio della produzione è stato raggiunto in meno di due anni dalla firma del contratto petrolifero e in meno di un anno dalla dichiarazione di scoperta grazie alla fruttuosa e continua collaborazione con SNOC. Questo è un importante risultato di cui entrambi dobbiamo essere orgogliosi, considerando anche le eccezionali difficoltà logistico-operative affrontate durante l’anno in corso a causa della pandemia COVID-19. L’esplorazione in Sharjah era considerata finita alla fine dagli anni ‘80. Invece, insieme a SNOC, abbiamo dimostrato che usando tecnologia allo stato dell’arte e competenze di alto livello, anche aree considerate “mature” possono rivelare nuove potenzialità”.
Eni è impegnata a continuare l’attività esplorativa in Sharjah anche nelle aree A e C operate, tra le quali l’ultima in particolare largamente sotto esplorata, al fine di contribuire alla scoperta di ulteriori risorse per il beneficio dello sviluppo dell’Emirato di Sharjah.
La presenza di Eni nel Medio Oriente si è ulteriormente consolidata negli ultimi due anni. Ad oggi Eni detiene negli UAE un totale di circa 23.000 chilometri quadrati di aree esplorative, comprendenti le aree onshore di Sharjah e quelle offshore di Abu Dhabi e Ras Al Khaimah. Eni è presente in Abu Dhabi dal 2018 dove detiene tre concessioni di sviluppo e produzione e tre concessioni esplorative offshore. Eni è anche lo shareholder con una partecipazione del 20% in ADNOC Refining.