Polo di ricerca tecnologica presso l’area del Gazometro di Roma Ostiense dedicato alle nuove filiere dell’energia
Inizia ad operare da oggi “ROAD – Rome Advanced District”, la rete di imprese formata da Eni, Acea, Autostrade per l’Italia, Bridgestone, Cisco, Gruppo FS e NextChem (MAIRE) per lo sviluppo, all’interno dell’area del Gazometro di Roma Ostiense, del primo distretto di innovazione tecnologica dedicato alle nuove filiere energetiche e aperto a collaborazioni di ricerca industriale applicata in sinergia con il mondo della ricerca e dell’università.
L’area del Gazometro di Roma Ostiense – complesso immobiliare di proprietà Eni che ricopre una superficie complessiva di circa 13 ettari e attualmente in fase di riqualifica e risanamento – si colloca in un’area urbanistica della Capitale risalente ai primi del Novecento, di assoluta rilevanza dal punto di vista storico industriale, già sede della Scuola di Impresa Joule, dei nuovi laboratori di ricerca Eni e dell’acceleratore ZERO (nodo della Rete Nazionale di CDP dedicato alle migliori startup clean tech).
Il nuovo soggetto rete ROAD ha l’obiettivo di:
- sviluppare, promuovere e accelerare progetti di innovazione e la ricerca scientifica, industriale e tecnologica;
- creare collaborazioni di filiera tra dipartimenti R&D di aziende, università, centri di ricerca, startup e PMI innovative sulle tecnologie per la transizione energetica e digitale;
- utilizzare l’asset di Ostiense come “living lab” per la sperimentazione di tecnologie emergenti a supporto della comunità;
- attrarre e formare talenti per lo sviluppo dei nuovi mestieri.
Le principali aree di impatto attraversate da ROAD spazieranno dalle tecnologie per la decarbonizzazione, all’economia circolare (water e waste management), efficienza energetica e stoccaggio, dalla mobilità sostenibile alle smart cities, passando per la promozione della salute e della sicurezza. Tra gli obiettivi di ROAD vi sarà anche quello di sviluppare una proposta di quartiere energetico del futuro a partire dall’analisi, in una prima fase, della filiera della mobilita sostenibile e delle smart cities.
Il primo strumento di lavoro condiviso, che permetterà di conciliare la progettualità esistente con la visione del futuro, sarà lo sviluppo di un ambiente in metaverso. Un gemello digitale attraverso il quale sperimentare, disegnare e condividere le migliori soluzioni a supporto della comunità urbana.
Tutti i co-fondatori di ROAD sono inoltre coinvolti, ognuno in base alle proprie competenze, nello sviluppo e accelerazione di alcune filiere industriali. A partire da quella che si occupa del monitoraggio e del miglioramento della pavimentazione stradale, che trova una risposta nell’integrazione di tecnologie offerte da imprese che operano nel settore dei trasporti, della chimica o delle tecnologie informatiche.
La ricerca e lo sviluppo di nuovi materiali, le metodologie di raccolta e il riutilizzo degli stessi saranno al centro delle attività di ROAD, così come lo studio e la sperimentazione di nuove soluzioni digitali che apriranno la strada ad una mobilità sempre più sostenibile.
Oltre alle collaborazioni di ricerca il soggetto rete ROAD lavorerà per definire programmi di formazione per adeguare arricchire le competenze all’interno delle aziende partner, per incentivare i processi interni di co-innovazione, testare soluzioni di mobilità integrata sfruttando l’asset di Ostiense – e costituire un osservatorio congiunto sui dati e i trend relativi alle principali trasformazioni del mercato del lavoro rispetto alle nuove filiere.
Negli stessi spazi in cui nei primi del Novecento si forniva energia alla Roma industriale nasceranno progetti di innovazione tecnologica che contribuiranno a far raggiungere alle imprese gli obiettivi dell’Agenda 2030.
La vocazione industriale dell’area, che l’aveva resa già motore di una nuova modernità nel passato, si prepara a divenire un punto di riferimento nazionale per le nuove energie.
Eni e FS sono parti correlate. Entrambe le società hanno applicato la propria procedura interna in materia.