Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan dopo giorni di silenzio, durante un incontro pubblico presso la biblioteca di Ankara, di fronte ad una platea di giovani, ha dato del “maleducato” al presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi che giorni fa lo aveva definito un “dittatore”. Erdogan si è tolto anche un altro sassolino dalla scarpa: “poi, Draghi non è stato neanche eletto ma nominato“. La scorsa settimana la Turchia si aspettava le scuse di Draghi per l’affronto subito, scuse mai giunte nonostante la diplomazia non abbia mai spesso di relazionarsi per cercare di stemperare i toni e recuperare il recuperabile.
Draghi è rimasto sulla linea del silenzio, dicono all’Adnkronos fonti di Palazzo Chigi. La reazione odierna di Erdogan è arrivata dopo la sospensione del contratto con Leonardo per la fornitura di elicotteri AW169 (per 70 milioni di euro) e dei contratti con Ansaldo. Ankara nei giorni scorsi ha anche ospitato, in tutta fretta, il premier libico Abdul Hamid Dbeibah accompagnato da 14 ministri e dal Capo dell’Esercito. L’incontro non programmato ha portato la Turchia e la Libia a stringere ulteriori rapporti commerciali tramite la firma di una serie di accordi, in settori sui quali Roma e Istambul sono in forte competizione.
Quasi tutti gli esponenti del governo e anche parte di quelli dell’opposizione avevano espresso nei giorni scorsi solidarietà a Erdogan, che ha atteso l’evento ‘giusto’ per rispondere a Draghi, a uso e consumo della propaganda interna, e per attribuirgli la responsabilità di aver “danneggiato” i rapporti tra Roma e Ankara.
La diplomazia, scrive AdnKronos spera che a questo punto possa chiudersi qui la retorica tra il premier italiano ed il presidente turco, iniziata l’8 aprile scorso, quando Draghi definì “un’umiliazione” il trattamento riservato ad Ankara a Ursula von der Leyen dando del “dittatore” al presidente turco. Immediata, già nella serata di giovedì scorso, la convocazione al ministero degli Esteri turco del nostro ambasciatore ad Ankara, Massimo Gaiani, al quale era stato chiesto che venissero “ritirate le parole inaccettabili e impertinenti” del premier italiano. Cosa che non è avvenuta ed Erdogan, oggi, dopo aver ribadito che Draghi “non è stato eletto ma nominato” e dopo averlo invitato a “ricordare la storia” , ha detto: “Per questo vi dico di non dare alcuna importanza a quali parole che utilizza o non utilizza il presidente del Consiglio italiano”.