Alcune agenzie di intelligence europee hanno avvertito il governo turco di un possibile tentativo di assassinio contro il presidente del paese, Recep Tayyip Erdoğan, durante una visita ufficiale di stato in Bosnia Erzegovina. Domenica scorsa il leader turco ha intrapreso una visita di una settimana nei Balcani, a cominciare dalla Bosnia, che insieme all’Albania è considerata il più forte alleato politico della Turchia in Europa. Durante la sua visita in Bosnia, il signor Erdoğan incontrerà Bakir Izetbegovic, uno dei tre presidenti del paese. Inoltre, è in programma un raduno di turchi espatriati nella capitale bosniaca Sarajevo, organizzato a sostegno del suo partito di giustizia e sviluppo.
Sabato notte, l’emittente televisiva TRT della Turchia ha riferito che la delegazione del presidente turco era stata avvertita di un possibile tentativo di omicidio nei suoi confronti. Secondo TRT, le informazioni provenivano inizialmente dai servizi di intelligence della Repubblica di Macedonia, un altro stato dell’ex Jugoslavia, che, come la Bosnia, ha una grande popolazione musulmana. Secondo quanto riferito, i servizi segreti turchi avevano avvertito che un gruppo di militanti avversari del signor Erdoğan che vivevano nei Balcani stavano progettando di ucciderlo, ha riferito il rapporto. Anche agenzie di intelligence di altri paesi hanno riferito dello stesso pericolo. TRT non ha fornito ulteriori dettagli sulla presunta trama, ma ha affermato che è in corso un’indagine approfondita da parte dell’intelligence turca.
Il presidente turco sta affrontando una delle sfide più difficili della sua carriera politica in meno di due settimane, quando i turchi andranno alle urne per eleggere un nuovo parlamento e, potenzialmente, un nuovo presidente. Alcuni commentatori politici ritengono che, il 2 giugno, il signor Erdoğan possa essere rimosso dal potere dopo 15 anni di leadership.