In un’intervista rilasciata ad una rete televisiva locale, il presidente Racep Tayyip Erdogan ha promesso di “ripulire” Minjab” dai combattenti dell’Ypg e di “non lasciare neanche un terrorista fino alla frontiera con l’Iraq”.
L’offensiva militare turca potrebbe estendersi anche ad altre città curde che si trovano a nord della Siria, nell’ambito dell’operazione “Ramo d’ulivo” lanciata sabato scorso nella città di Afrin.
Obbiettivo dell’operazione e quello di eliminare definitivamente un gruppo armato curdo, l’Ypg (le Unità di difesa del popolo), che Ankara considera un movimento terrorista alla stregua del Pkk turco.
In un colloquio telefonico, mercoledì il presidente Donald Trump ha espresso preoccupazione per tale operazione e avvisato Erdogan di non mettere l’esercito americano – presente in Siria assieme alla Coalizione internazionale anti-jihadista – nelle condizioni di dover rispondere a un’eventuale offensiva armata. Washington considera peraltro i combattenti curdi degli alleati nella lotta al gruppo Stato islamico.