Donald Trump prova a uscire dalla bolla Twitter-Fox e rilascia una intervista a Pat Robertson della tv evangelica Christian Broadcasting Network che andrà in onda oggi. Il presidente americano è tornato a parlare dopo lo scandalo che sta coinvolgendo il figlio, Donald Jr, che ha incontrato un avvocato legato al Cremlino per avere “informazioni compromettenti” su Hillary Clinton. Trump ha sostenuto che con Putin ha un rapporto “molto buono”, anche se il presidente russo – con il quale ha avuto un colloquio la settimana scorsa ad Amburgo – avrebbe preferito la vittoria della sua avversaria.”Se Hillary avesse vinto, il nostro esercito sarebbe stato decimato. Il costo dell’energia sarebbe cresciuto. Questo è quello che Putin non ama di me. Noi adesso esporteremo energia e lui non vuole questo. Avrebbe apprezzato Hillary visto che è per l’eolico. Avrebbe voluto avere questo perché i prezzi dell’energia sarebbero saliti e la Russia come si sa dipende molto dall’energia. Sul rapporto con Putin è stato come detto molto chiaro. “Le persone dicono, ‘Oh, non possono andare d’accordo. Chi sono le persone che dicono queste cose? Credo che andiamo molto molto d’accordo”, ha detto Trump. “Siamo una potente forza nucleare e anche loro lo sono. Non ha senso non avere una relazione”, ha continuato Trump. Il presidente ha ignorato il fatto che la comunità d’intelligence americana è convinta che Putin abbia cercato di aiutare Trump a vincere su Clinton alle elezioni dello scorso novembre. Sulla Siria ha detto che “il cessate il fuoco dura da quattro giorni. I cessate il fuoco precedenti non sono durati. Questo dura perché il presidente Putin e il presidente Trump hanno fatto un accordo. Infine il presidente ha parlato della nuova legge sanitaria che continua a essere bloccata al Congresso e di cui oggi il senato potrebbe presentare una nuova bozza. La legge può essere respinta dal Senato? “Non avrei voluto parlare di questa cosa perché credo che sia molto negativa. Sarò molto arrabbiato se questa cosa succede e credo che molta gente lo sarebbe. Ma sono qui seduto e aspetto che la legge arrivi sulla mia scrivania. L’hanno promessa per anni”, gli altri, i repubblicani.
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