Esercitazioni Nato in Portogallo con droni subaquei ed altre tecnologie “unmanned”

In Portogallo – Isola di Troia – due esercitazioni della Nato incentrate sull’integrazione delle nuove tecnologie marittime nelle operazioni e sulla capacità dei veicoli subacquei autonomi di operare insieme.

La prima esercitazione è la Dynamic Messenger 23 (18-29 settembre) che si focalizza sull’integrazione dei sistemi marittimi senza equipaggio nelle operazioni navali. L’operazione coinvolge più di 2.000 persone tra civili e militari sia a terra che a bordo delle navi ed interessa quattordici Paesi dell’Alleanza. L’esercitazione è condotta in maniera congiunta dall’Allied Command Transformation della NATO negli Stati Uniti e dall’Allied Maritime Command della NATO a Northwood, nel Regno Unito.

La seconda esercitazione è la REPMUS 23 Robotic Experimentation and Prototyping with Maritime Unmanned Systems – che si è svolta nella stessa regione dall’11 al 22 settembre e si è concentra sullo sviluppo delle capacità e sull’interoperabilità. REPMUS è stata guidata dalla Nazione ospitante, il Portogallo, con la NATO come attore principale. L’esercitazione è stata organizzata dal Centro NATO per la ricerca e la sperimentazione marittima (CMRE), dal Laboratorio per i sistemi e le tecnologie subacquee (LSTS) dell’Università di Porto e dall’Iniziativa per i sistemi senza equipaggio marittimi (MUSI) della NATO. All’esercitazione hanno partecipato quindici Paesi della NATO.

Sia REPMUS 23 che DYNAMIC MESSENGER 23 hanno sviluppato partnership significative tra il settore privato e il mondo accademico e forniscono indicazioni per i progressi tecnologici, i concetti operativi, la dottrina e i programmi di lavoro futuri.

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