Un’esplosione ha colpito un gasdotto che collega la Polonia con la parte settentrionale di Lituania e Lettonia, nel nord del Paese. A riportare la notizia è stata l’emittente pubblica lituana Lrt, che ha inoltre pubblicato le immagini di un vasto incendio nell’area.
L’enigma dell’esplosione del gasdotto aumenta l’ansia negli Stati baltici. Un gasdotto che collega gli Stati baltici di Lituania e Lettonia è esploso ieri, le fiamme hanno raggiunto i 50 metri d’altezza. La causa dell’esplosione non è ancora stata individuata e sorgono i primi sospetti dopo gli attentati alle condutture NordStream 1 e 2 sul fondo del Mar Baltico a settembre scorso.
L’operatore della rete nazionale del gas lituano, Amber Grid ha affermato che dalle prime indagini non vi sono indicazioni di un possibile sabotaggio, spegnendo così le fake news che hanno iniziato ad invadere la rete dei media.
La Lettonia che sostiene l’Ucraina condannando l’invasione Russia fa molto affidamento sul gasdotto per le sue forniture di gas. Prima dell’invasione acquistava più del 90% del suo gas dalla Russia. Dopo l’invasione dell’Ucraina si è rivolta alle forniture dal sud attraverso il terminale di gas naturale liquefatto della Lituania a Klaipeda.
Poco prima delle 17 di ieri uno dei gasdotti gemelli lungo questo percorso è scoppiato nelle vicinanze del villaggio di Pasvalis Vienkiemii. Al momento non si registrano feriti anche se le immagini pubblicate sui social media hanno mostrato uno spettacolare bagliore di gas che ha illuminato una vasta area intorno al villaggio.
Circa 250 persone sono state evacuate a scopo precauzionale. Il secondo gasdotto è rimasto intatto, garantendo la continuità della fornitura di gas. L’amministratore delegato di Amber Grid ha detto che “le forniture di gas sono attualmente sospese e si spera riprendano quanto prima. Naturalmente, valuteremo i danni. Una parte del gas verrà bruciato per permettere la riparazione del gasdotto. Una più approfondita indagine inizierà immediatamente e il sito aprirà non appena l’incendio sarà spento”.