È rientrato oggi in Italia Vito Bigione, 65enne, arrestato pochi giorni fa in Romania inserito nella lista dei 30 latitanti più ricercati.
Il “commercialista”, boss del narcotraffico, esponente apicale della “famiglia” di Mazara del Vallo (TP) ha gestito per anni le rotte della droga fra Sudamerica ed Europa fungendo da collante tra Cosa Nostra, ‘ndrangheta e cartelli sudamericani.
Le indagini per la localizzazione di Bigione sono partite dalle Squadre Mobili della Questura di Trapani e Palermo e dal Servizio Centrale Operativo, con il supporto operativo dello SCIP – Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia unitamente all’Esperto per la Sicurezza di stanza in Romania, ed hanno condotto gli agenti romeni alla cattura del latitante nella cittadina di Orodea.
All’arrivo di Bigione a Ciampino, scortato dagli Agenti dello SCIP della Criminalpol, saranno espletate le formalità dell’arresto sul territorio nazionale nell’Ufficio di Polizia di Frontiera Aerea, ed immediatamente verrà associato presso la competente Casa Circondariale a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Vito Bigione condannato in via definitiva a 15 anni per mafia e traffico di drogra per i suoi trascorsi da “narcos” era stato inserito nella lista dei 30 latitanti più pericolosi in Italia, ritenuto un uomo di spicco della mafia trapanese, e in particolare quella vicina al super latitante Matteo Messina Denaro.
La prima accusa per traffico di stupefacenti risale al 1995 e pochi mesi dopo si trasferì in Africa stabilendosi in Namibia. È accusato di aver organizzato tra il 1992 e il 2000 il trasporto di centinaia di chilogrammi di cocaina da Brasile, Colombia e Namibia all’Italia. Carichi finanziati dalla famiglia mafiosa Agate di Mazara del Vallo e dalla cosca di Marando di Platì, Reggio Calabria.