Acqua non potabile, il gestore è obbligato a ricalcolarne il costo

Molto interessante un articolo pubblicato da il Sole24Ore a fine gennaio sul costo dell’acqua che utilizziamo presso le nostre abitazioni.  Una questione nota anche a Colleferro, in provincia di Roma, dove il prezzo dell’acqua (gestito da Acea) è uguale a quello che pagano altri comuni dove uno dei beni primari è, invece,  potabile e consentito per usi umani. Nel piccolo comune alle porte di Roma nella maggior parte dei quartieri dai rubinetti sgorga, da sempre,  acqua non potabile  e spesso con ordinanze del sindaco, non utilizzabile per usi umani. 

In particolare il giudice di pace di Cagliari con la sentenza 1453/2018 ha stabilito che se l’acqua del rubinetto è sporca e magari ha colore e odore di ruggine non si paga a prezzo pieno, ma la tariffa va ricalcolata come quando si eroga acqua grezza. La controversia riguarda un residente del Medio Campidano e il gestore idrico unico Abbanoa.

La vicenda inizia quando dai rubinetti di una casa sgorga acqua sporca e dall’odore di ruggine. L’utente preleva alcuni campioni di acqua e chiede un’analisi in un laboratorio. I risultati certificano la condizione di acqua non potabile. Non solo, l’acqua non può essere utilizzata né per uso domestico né per lavarsi. Da qui la segnalazione al gestore per risolvere il problema. 

Nel frattempo però l’utente riceve una bolletta da mille euro con canoni arretrati (compresi alcuni che sono però prescritti). Subito dopo presenta opposizione alla richiesta di pagamento e, facendo presente di essere disposto a pagare, chiede che vengano ricalcolati gli importi a causa della non potabilità dell’acqua.

Quindi, attraverso gli avvocati Massimiliano Podda e Giacomo Cau, il ricorso davanti al giudice di Pace del tribunale di Cagliari. Un tentativo di conciliazione proposto dal Giudice viene però rifiutato dal gestore idrico.

Segue il dibattimento in cui viene prodotta la documentazione relativa alla qualità dell’acqua e, inoltre, la testimonianza di un dipendente per alcuni dettagli tecnici relativi all’allaccio e alla condotta. Il giudice condanna il gestore: tariffa ridotta e mille euro di spese legali

 

Acqua non potabile, il gestore è obbligato a ricalcolarne il costo