Il centro destra si conferma unito, tensioni nella maggioranza

La riunione a Palazzo Grazioli di ieri, tra Salvini, Giorgetti, Berlusconi e Meloni, “è servita a chiarire alcune questioni in vista delle regionali. Sul territorio, dove le alleanze con gli esponenti locali di Fi e Fdi funzionano e hanno portato buoni risultati sarà riproposta la formula. A livello nazionale resta l’accordo con i Movimento 5 stelle per realizzare il programma di governo nei prossimi 5 anni a partire dalla manovra economica e dai prossimi provvedimenti che il consiglio dei ministri approverà lunedì prossimo”, questi i commenti trapelati dalla Lega.

Ottimismo e soddisfazione è stata espressa anche da Silvio Berlusconi che uscendo da Palazzo Grazioli ha dichiarato “Da questa riunione esce la garanzia che il centrodestra è unito, funziona e non solo esiste ma anche resiste”. Un Berlusconi che durante l’incontro in più occasioni ha provato a indurre in tentazione Salvini sottolineando come con il centrodestra al oltre il 40%, gli si spalancherebbero le porte di palazzo Chigi e sarebbe il capo di una coalizione naturale, non il socio di un governo che ormai non è d’accordo su niente e pare un casino su dossier per nulla irrilevanti, compreso il pacchetto sicurezza che lo ha fatto imbestialire un bel po’.

Tentazioni abilmente respinte da Salvini che con un “va bene così” esprimendo un giudizio positivo sui pentastellati  e confermando la fedeltà al patto di governo stretto con il M5S.

Le dichiarazioni dei partecipanti e le indiscrezioni trapelate dal vertice hanno però riacceso la tensione all’interno della maggioranza di governo tanto che il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, è dovuto intervenire per confermare l’alleanza per il governo “Il governo Lega-5Stelle lavorerà, e bene, per tutti i cinque anni previsti, rispettando punto per punto il contratto di governo e la voglia di cambiamento degli Italiani”.

Il centro destra si conferma unito, tensioni nella maggioranza

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