Onda leghista riempie le piazze per sostenere il Capitano: “Salvini non mollare”

   

(di Emanuela Ricci) In duemila piazze 5mila volontari della Lega hanno posizionato altrettanti banchetti per raccogliere le firme dei cittadini che sostengono il leader Matteo Salvini. Il boom di partecipazione ha colto di sorpresa lo stesso Salvini che su twitter ha scritto, ringraziando: “Che fossimo una splendida Comunità lo sapevo già, ma questi numeri sono davvero incredibili!”

Non solo nelle piazze anche sul web gli italiani che sostengono Salvini sono letteralmente impazziti. Il dato aggiornato a poco fa registra oltre 20mila sottoscrizioni on line certificate e poco più di 150mila registrazioni al sito “salvininonmollare

L’onda emotiva leghista che, giorno dopo giorno, si sta ingrossando a livello “tzunami”  è particolarmente stimolata dalla volontà del popolo di dimostrare a tutti che la politica di Salvini è quella voluta dalla maggior parte degli italiani. Il sostegno di massa ne è una prova reale.

I vari hashtag a tema sono tra i primi nel web ranking e i “ server fanno fatica a smaltire le richieste – fanno sapere gli organizzatori dell’iniziativa – è in corso  a fatica lo smaltimento della conferma email”.

Il tutto è nato dalla richiesta dell’autorizzazione a procedere presentata dai magistrati del tribunale dei ministri di Catania al Senato sul “caso Diciotti”. Secondo l’accusa Matteo Salvini rischia da 3 a 15 anni di carcere “per aver fatto il proprio dovere di ministro difendendo i confini italiani”, è il messaggio condiviso dallo staff del leader della Lega. Il ministro ha chiesto ai parlamentari di non dare l’autorizzazione a procedere ai giudici di Catania perché sostiene di aver agito nell’interesse dello Stato quando, in estate, impedì lo sbarco di 177 migranti dalla nave Diciotti.

Matteo Salvini, quindi, è confidente del pieno sostegno della maggioranza presso il Senato della Repubblica, perchè, così come ha detto il premier Giuseppe Conte sul caso della Diciotti, al Senato si giudica tutta l’azione di governo e non si mette sul banco degli imputati solo il Ministro dell’Interno. Fiducia è stata data anche da Luigi Di Maio con cui, sostiene Salvini, ha sempre trovato punti di intesa nell’azione di Governo.