Malaga come Vermicino: corsa contro il tempo per salvare il piccolo Yulen

È una lotta contro il tempo per salvare il piccolo Yulen, di appena due anni, caduto in un posso profondissimo di 110 metri. Con la Spagna intera aggrappata a un filo di speranza, che col passare delle ore si fa sempre più flebile. E in Italia riporta alla mente quelle drammatiche ore di 37 anni fa quando tutto il Paese seguì, minuto dopo minuto, in diretta tv la tragedia di Alfredino Rampi a Vermicino.

Il robot sceso con telecamere non è riuscito ad andare oltre i 78 metri, a causa di una frana. Le dimensioni ridotte della circonferenza del pozzo in cui è precipitato il piccolo Yulen impediscono ai soccorritori di calarsi all’interno. Il robot inviato da un’impresa tecnologica, che ha realizzato numerose immersioni, ha intercettato questa mattina solo il sacchetto di caramelle che il bambino aveva con sé al momento della caduta, ma non è riuscito ad andare oltre i 78 metri. Angoscia senza fine per i genitori, due ventenni di Malaga, che al momento dell’accaduto erano con alcuni parenti a preparare una paella nella proprietà di un familiare nella zona fra il ruscello di Ola e il fiume Totalan, vicina al dolmen Cerro de la Corona, nella Sierra di Totalan, vicino Malaga. Yulen giocava con un altro bambino nel campo, quando è precipitato nel pozzo di prospezione dell’acqua, profondo 110 metri e senza recinzioni.

A dare l’allarme, fra grida disperate, uno dei familiari che lo ha visto cadere. Secondo testimonianze di membri delle squadre di salvataggio, citate dai media, il pianto flebile del bambino, inizialmente udibile, è cessato. «Non saranno risparmiati mezzi nell’operazione di salvataggio», ha dichiarato ai media il viceprefetto di Malaga, Maria Gamez. «Con l’aiuto dei tecnici valutiamo tutte le alternative per salvare il bambino e rimuovere il tappo di terreno del pozzo, provocato a un’ottantina di metri probabilmente da una frana». Nelle operazioni sono impegnate un centinaio di unità del Conzorzio provinciale dei vigili del fuoco, della Protezione Civile, della Squadra di Salvataggio e Intervento di Montagna (Ereim), della polizia e della guardia civile, così come sub dell’istituto armato, dato che non si sa ancora se ci sia acqua nel fondo della cavità di prospezione. Dal premier Pedro Sanchez, alla presidente in funzione dell’Andalusia, Susana Diaz, le autorità spagnole seguono gli sviluppi dell’operazione di salvataggio attraverso la copertura in diretta dei media e hanno inviato messaggi di solidarietà e vicinanza ai familiari.

Al momento sembra che saranno tre le tecniche impiegate per salvare il piccolo Yulen. Con tutte le cautele del caso, si estrarrà con una potente pompa aspiratrice il materiale franato che impedisce al robot sonda di raggiungere il fondo. “In secondo luogo si scaverà un pozzo parallelo”, spiega il portavoce della Guardia Civile Bernardo Molt, per tentare di arrivare al bimbo. Allo stesso tempo, la cavità di 25 centimetri di diametro “sarà intubata”, ha spiegato ancora il portavoce, per rafforzarne le pareti e impedire nuovi cedimenti di terreno, che potrebbero seppellire Yulen.

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