F-35, il no del Senato Usa alla Turchia

La commissione dei Servizi armati del Senato degli Stati Uniti intende bloccare la vendita dei cacciabombardieri #F-35 alla #Turchia e rimuovere Ankara dal programma di #Lockheed Martin, se l’alleato della Nato dovesse portare avanti il suo piano di acquisto del sistema di difesa missilistica russo #S-400. La bozza della commissione per le autorizzazioni alla difesa nazionale 2020 da 750 miliardi di dollari, presentata ieri 23 maggio, proibisce la vendita di F-35 Lightning II di Lockheed Martin ad Ankara, se questa procederà con l’acquisto del sistema di difesa aerea russo.

Negli ultimi mesi Ankara ha ribadito la propria intenzione di procedere all’acquisto dell’S-400, che i funzionari statunitensi temono consentirà a Mosca di raccogliere informazioni cruciali sulla vulnerabilità degli F-35, qualora Washington consentisse alla Turchia di avere i cacciabombardieri. Gli Stati Uniti hanno fatto pressioni sulla Turchia per acquistare invece il sistema di difesa missilistica Patriot di #Raytheon, fabbricato negli Usa. Secondo indiscrezioni stampa, la Turchia dovrà decidere entro due settimane se preservare l’accordo con gli Stati Uniti sull’acquisto dei cacciabombardieri F-35, o rischiare sanzioni procedendo con l’acquisto del sistema russo. Entro la fine della prima settimana di giugno, la Turchia dovrà annullare l’accordo russo e acquistare il sistema di difesa missilistica #Patriot.

Altro problema laddove Ankara non partecipi più al programma F-35 è la mancanza, nella catena di produzione, di alcune parti del velivolo che sarebbero dovute essere costruite in Turchia. Si creerebbe un ritardo nell’intera produzione, di circa 2-3 mesi. Un ritardo stimato da esperti del Pentagono che non trova, tuttavia riscontro dalle valutazioni di  Lockeed- Martin.

F-35, il no del Senato Usa alla Turchia

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