Il capo dell’esecutivo, Giuseppe Conte, ha detto durante la conferenza stampa di fine anno che “i nostri militari sono una bandiera dell’Italia. Operano efficacemente, e con apprezzamento, all’estero, e si distinguono per l’umanità nei rapporti con le comunità locali. Voglio rivolgere a tutti loro un affettuoso abbraccio mio personale, del mio governo, di tutta l’Italia, ed un augurio sentito di buon anno”, ha aggiunto il presidente del Consiglio che sulla valutazione tecnica sugli F35 ha rimandato “all’esito della valutazione” in corso da parte del ministro della Difesa, Elisabetta Trenta. “Questo governo, allo stato”, ha concluso Conte, “non ha speso un euro per gli F35: quello è un contratto particolare, quadro, che prevede una certa flessibilità”.
“E’ ancora in corso la valutazione tecnica avviata sul programma del caccia F35. Come ripetuto più volte dal Governo è prioritaria un’interlocuzione con gli Usa, ma quel che è certo è che il programma sarà rivisto, nel rispetto degli impegni presi”. E’ quanto riferiscono fonti della Difesa. L’esito della valutazione è atteso nei primi mesi del 2019.
Il più acceso sostenitore del programma è il sottosegretario alla Difesa, Angelo Tofalo, che ha riabilitato la tecnologia dei caccia F-35, fino a pochi mesi fa “non proprio graditi” dal Movimento cinque stelle.
“In Italia – ha affermato il sottosegretario Tofalo -, in questi anni, se n’è parlato in maniera distorta. Il programma F-35, che ormai è avanti e c’è da oltre 20 anni, a differenza di quanto spesso qualcuno ha detto, è un aereo che ha un’ottima tecnologia, forse la migliore al mondo in questo momento. È normale che dobbiamo fare un po’ di calcoli, sia dal punto di vista economico sia da quello tecnologico. Ma resta ovvio – ha concluso l’esponente del M5S – che non possiamo rinunciare a una grande capacità aerea per la nostra Aeronautica che, ancora oggi, ci mette avanti rispetto agli altri Paesi”.