Il Direttorato per gli Affari Religiosi della Turchia ha emesso una “fatwa”, dichiarando inammissibile l’utilizzo della tintura nera per gli uomini turchi musulmani. Secondo il Diyanet, questo il nome della massima autorità religiosa turca, tingersi barba, baffi e capelli è sempre permesso, a meno che il fine non sia quello di “ingannare”altra gente. Diverso utilizzare la tintura nera per i capelli, un atto definito inammissibile per l’uomo musulmano in una risposta data attraverso il sito internet del Diyanet. L’autorità religiosa turca ha anche definito “inammissibile” l’utilizzo di Bitcoin, la moneta digitale sull’utilizzo della quale un fedele si interrogava appena pochi giorni fa e che, secondo i religiosi, si presterebbe a troppo facili speculazioni, riciclaggio e operazioni illecite. Altra risposta degna di nota riguarda il lavoro in luoghi in cui si producono o vendono bevande alcoliche, sulla cui conformità al dettato islamico si sono interrogati vari utenti che hanno ritenuto opportuno chiedere aiuto al Diyanet. “Lavorare in luoghi che producono sostanze proibite è inammissibile, tuttavia è ammesso lavorare in luoghi che vendono o producono alcolici solo qualora non vi siano altre opzioni di lavoro e il fedele ha la necessità indispensabile di dover lavorare per poter vivere.