In un comunicato stampa FCA rende noto di aver ritirato la proposta di fusione con la casa francese Renault. Era chiaro fin dall’inizio che il governo francese – in parte azionista di Renault – iniziava a dettare condizioni troppo sbilanciate. Tra i maggiori interessi dei transalpini vi era quello di garantire la piena occupazione dei lavoratori nel Paese e avere il Quartier Generale operativo, del costituendo colosso dell’automotive, in Francia.
Il Consiglio di Amministrazione di Fiat Chrysler Automobiles N.V. (“FCA”) (NYSE: FCAU / MTA: FCA), quindi, riunitosi ieri sera sotto la presidenza di John Elkann ha deciso di ritirare, con effetto immediato, la proposta di fusione avanzata a Groupe Renault.
FCA, si legge nella nota, continua ad essere fermamente convinta della stringente logica evolutiva di una proposta che ha ricevuto ampio apprezzamento sin dal momento in cui è stata formulata e la cui struttura e condizioni erano attentamente bilanciati al fine di assicurare sostanziali benefici a tutte le parti. E’ tuttavia divenuto chiaro che non vi sono attualmente in Francia le condizioni politiche perché una simile fusione proceda con successo.
FCA esprime la propria sincera gratitudine a Groupe Renault, in particolare al suo Presidente, al suo Amministratore Delegato ed agli Alliance Partners, Nissan Motor Company e Mitsubishi Motors Corporation, per il loro costruttivo impegno in merito a tutti gli aspetti della proposta di FCA.
FCA, conclude la nota, continuerà a perseguire i propri obiettivi implementando la propria strategia indipendente.
Le parole di Elkann al personale di FCA
“Gli scorsi giorni e le scorse settimane sono stati più impegnativi del solito, avendo lavorato per presentare e poi definire la nostra proposta per una fusione trasformativa con Groupe Renault. L’impegno, la forza e la creatività di tutte le persone direttamente coinvolte sono stati davvero ammirevoli. Non meno importante e notevole è stato l’impegno incessante che ognuno di voi ha profuso costantemente nel proprio lavoro, per proseguire gli attuali progetti in ogni nostra attività. La decisone di iniziare queste conversazioni con Groupe Renault è stata corretta, una decisione che abbiamo preso dopo esserci preparati su tutti i fronti”. Così John Elkann, presidente di Fca, in una lettera inviata ai dipendenti del Gruppo. “L’ampio consenso che ha ricevuto è stato un chiaro segnale che il nostro tempismo, così come l’equilibrio di ciò che abbiamo proposto, erano corretti. La scelta di interrompere il dialogo – spiega Elkann – non è stata presa con leggerezza ma con un obiettivo in mente: la protezione degli interessi della nostra società e di coloro che lavorano qui, tenendo chiaramente in considerazione tutti i nostri stakeholder”.
“Persino la miglior proposta, come lo era questa – tanto da aver ricevuto positive attestazioni di stima e consenso – ha poche possibilità di raggiungere il successo finale se le sue fondamenta si rivelano alla prova dei fatti instabili. Ci vuole coraggio per iniziare un dialogo come abbiamo fatto noi. Quando però diventa chiaro che le conversazioni sono state portate fino al punto oltre il quale diventa irragionevole spingersi, è necessario essere altrettanto coraggiosi per interromperle e ritornare immediatamente all’importante lavoro che abbiamo da fare. FCA – sottolinea -, sotto la leadership di Mike Manley, è una società straordinaria, piena di persone eccezionali con una chiara strategia per un futuro forte e indipendente. Continueremo a essere aperti a opportunità di ogni tipo che offrano la possibilità di rafforzare e accelerare la realizzazione di questa strategia e la creazione di valore. Ora però, so che siete d’accordo con me, è tempo di concentrarci sul presente e sul conseguimento degli obiettivi che ci siamo posti per quest’anno”, conclude il presidente.”