Federica Mogherini, alta rappresentante per la Politica estera dell’Unione europea, parlando delle accuse mosse da Israele all’Iran sul programma nucleare ha dichiarato: “Se qualsiasi parte, se qualsiasi partito, ha informazioni sul non rispetto, di alcun tipo, può e dovrebbe rivolgersi e canalizzare questa informazione ai meccanismi propri, legittimi e riconosciuti, l’Aia e la commissione congiunta (accordo Jcpoa) per il monitoraggio dell’intesa sul nucleare che presiedo e che ho convocato appena un paio di mesi fa. Abbiamo meccanismi in atto per affrontare eventuali preoccupazioni”.
Mogherini ha poi aggiunto, in una nota diffusa ieri, che la sua può essere “solo una reazione preliminare, perché ovviamente bisogna analizzare i dettagli della dichiarazione del premier israeliano Benjamin Netanyahu, guardare i documenti, e prima di tutto ottenere la valutazione dell’Aiea (agenzia internazionale per l’energia atomica, ndr), perché l’Aiea è l’unica organizzazione internazionale imparziale che sia incaricata di monitorare gli impegni dell’Iran sul nucleare”.
Inoltre, Mogherini ha sottolineato che l’accordo sul nucleare del 2015 “non è basato su presupposti di buona fede o fiducia, è basato su impegni concreti, meccanismi di verifica e un monitoraggio molto rigido dei fatti, realizzato dall’Aiea. Questo ha pubblicato 10 relazioni, certificando che l’Iran ha pienamente rispettato i suoi impegni”.