La situazione politica dell’Unione europea è in questi giorni al centro dell’attenzione della stampa britannica, soprattutto in vista delle elezioni del Parlamento europeo che si terranno a maggio 2019. L’agenzia italiana Nova riporta che il quotidiano “The Guardian” evidenzia l’ascesa dei partiti populisti, sia di destra sia di sinistra, in diversi Stati membri dell’Ue. Tra queste formazioni assumono particolare rilevanza gli antisistema del Movimento 5 stelle (M5S) e la Lega. Secondo il “Guardian”, i partiti populisti non riusciranno a formare una coalizione di maggioranza nel prossimo parlamento europeo. Tuttavia, preoccupa il “caos” che l’affermazione dei populisti potrebbe creare nei lavori della prossima assemblea legislativa dell’Ue. Per il quotidiano “Financial Times”, il 2019 sarà un anno cruciale nella lotta tra le forze europeiste, progressiste e internazionaliste, e le formazioni euroscettiche e nazionaliste. Si tratta di uno scontro sull’idea e sull’identità dell’Europa e sul suo futuro. Tale confronto va ben oltre la visione semplificatrice di un duello tra la virtuosa e liberale Europa occidentale e i reazionari degli Stati orientali del continente. A dimostrazione di quanto le divisioni non siano soltanto geografiche, il “Financial Times” cita l’Italia, uno Stato fondatore dell’Unione europea. Il vicepresidente del Consiglio, ministro dell’Interno e leader della Lega, Matteo Salvini, ha previsto che le prossime elezioni del Parlamento europeo saranno “un referendum tra l’Europa delle élite, delle banche, della finanza, dell’immigrazione e del lavoro precario e l’Europa dei popoli e dei lavoratori”. Quella di Salvini, commenta il “Financial Times”, è una “baldanzosa sfida all’ortodossia dell’Ue” che potrebbe anche essere stata enunciata dal primo ministro dell’Ungheria, Viktor Orbán, o da Jaroslaw Kaczynski, il presidente del partito Diritto e giustizia, al governo in Polonia. Salvini in Italia, Marine Le Pen in Francia e Geert Wilders nei Paesi Bassi, conclude il “Financial Times”, sono la dimostrazione che il radicalismo di destra ed il populismo sono diffusi in tutta Europa, tanto nei paesi occidentali quanto in quelli orientali.