Prevenzione ed emersione spontanea, per contrastare l’evasione fiscale con mezzi diversi rispetto ai tradizionali accertamenti. Spinta agli investimenti, all’internazionalizzazione delle imprese italiane e alla competitivita’ con misure fiscali specifiche. Sono i punti chiave del nuovo atto d’indirizzo del ministro delle politiche fiscali 2018-2020 dell’Economia Pier Carlo Padoan, rivolto a tutti gli organi dell’amministrazione finanziaria, dall’agenzia delle Entrate alla Finanza, una serie di linee guida in cui vengono indicate strategie, priorita’ politiche, organizzative e di governance dell’amministrazione fiscale, anche alla luce degli studi dell’Osce e del Fondo monetario internazionale. “Al primo posto, tra gli ambiti di azione, la necessita’ di proseguire in una strategia integrata per favorire l’adempimento spontaneo e rafforzare la prevenzione e la lotta all’evasione e alle frodi”, si legge nel documento di 16 pagine. Documento in cui campeggiano concetti come digitalizzazione, semplificazione e “compliance volontaria” per ridurre il ‘tax gap’ dell’Italia, il divario, strutturalmente alto in Italia, fra le imposte effettivamente incassate e quelle che si registrerebbero in un regime di perfetto adempimento fiscale. Tutto ruota attorno all’Agenzia delle entrate-riscossione, il nuovo nome di Equitalia, ma anche sul tavolo di coordinamento istituito quest’anno per rafforzare le sinergie (ed evitare le duplicazioni) fra il ministero, le agenzie fiscali e la Guardia di Finanza. E dunque l’approccio sara’ “coerente ed unitario” verso i soggetti che decidono di aderire agli strumenti di cooperazione rafforzata con il fisco: per le imprese, con un occhio all’internazionalizzazione, il Mef punta anche quest’anno sugli accordi preventivi. Per gli esercenti e il lavoro autonomo, si prosegue sui nuovi indici di affidabilita’ fiscale per favorire “una maggiore compliance dichiarativa delle piccole e medie imprese e dei professionisti”. E per prevenire gli illeciti si potenzieranno gli strumenti di prevenzione. Insomma, la strategia e’ “un rinnovato rapporto fisco-contribuente basato su un confronto ex ante, anziche’ ex post”. E passa anche per la leva degli strumenti informatici. Padoan chiede all’amministrazione di “dare piena attuazione alla fatturazione elettronica fra i privati e alla lotteria dello scontrino”, e di curare la “interoperabilita’ e la connessione fra le diverse amministrazioni”, facendo ‘parlare’ di piu’, fra di loro, i rispettivi sistemi informatici e le banche dati, razionalizzando e semplificando le procedure interne e lo stesso rapporto del fisco con i cittadini. E sempre in un’ottica preventiva saranno intensificate “le iniziative congiunte per potenziare le attivita’ di analisi.