Alle prime ore dell’alba, la Polizia di Stato, coordinata e diretta dalla locale Procura della Repubblica, ha dato esecuzione ad una ordinanza applicativa degli arresti domiciliari emessa dal GIP presso il Tribunale di Foggia a carico del sindaco del Comune di Foggia, di due consiglieri comunali e di un imprenditore locale, nonché applicativa della misura interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio nei confronti di una donna, dipendente comunale e moglie del Sindaco.
I predetti sono ritenuti responsabili del reato di corruzione, e il sindaco anche del reato di tentata concussione.
Le indagini compiute dai poliziotti della squadra mobile e della DIGOS , dal Servizio Centrale Operativo hanno consentito di evidenziare come il sindaco, abusando della sua carica, si sia recato presso l’abitazione di un locale imprenditore interessato all’aggiudicazione dell’appalto avente ad oggetto il project financing per i lavori di riqualificazione ed adeguamento degli impianti di pubblica illuminazione nel Comune di Foggia, prospettando in maniera veemente di “poter mandare tutto all’aria” e successivamente richiedendo all’imprenditore di consegnargli una somma di danaro quantificata dapprima in 500.000 euro e poi in 300.000 euro.
Dall’attività investigativa è emerso altresì che il sindaco ha ricevuto dall’imprenditore locale la cifra di almeno 32.000 euro per il voto favorevole alla deliberazione per la proroga del programma di riqualificazione urbana cui era interessata la Tonti Raffaele Coer srl. Dalle indagini è inoltre emerso che parte della somma corrisposta è stata poi consegnata dalla moglie del Sindaco agli altri consiglieri comunali indagati.