Fabio Fognini batte Hanfmann e centra il suo 5° successo in carriera in un torneo ATP. Il tennista ligure torna ad alzare sotto il cielo di Gstaad un trofeo ad un anno dall’ultima vittoria nel circuito, quella di Umago 2016. Un successo, quello conquistato dal n.1 azzurro nel torneo Atp in Svizzera, importante per il morale ma anche indimenticabile perchè è il primo che festeggerà insieme con il piccolo Federico, nato il 19 maggio, e a sua moglie Flavia Pennetta. Fognini, ammesso grazie ad una wild card e quarta testa di serie del torneo, è arrivato in finale faticando un pò ma ha impiegato poco più di un’ora e mezza di gioco per superare col punteggio di 6-4 7-5 il tedesco Yannick Hanfmann, numero 170 del ranking mondiale, partito dalle qualificazioni. Il 31enne Fognini ha approfittato della minore esperienza dell’avversario per partire a razzo volando sul 4-0. Hanfann, proprio come in semifinale, è partito piuttosto male accusando forse anche la pressione e l’emozione di giocare la sua prima finale nel circuito maggiore. Poi però piano piano il 25enne di Karlsruhe e’ entrato in partita: ha salvato due palle per un triplo break nel quinto game e nell’ottavo ha strappato per la prima volta il servizio all’azzurro, avvicinandosi poi pericolosamente (5-4). Fognini nel decimo gioco ha archiviato il primo parziale giocando un game perfetto. La risposta dell’azzurro ha continuato a funzionare ma il tedesco ha tenuto con tranquillità i propri turni di servizio e a difendersi meglio anche negli scambi da fondo. Nel nono gioco, Hanfmann è arrivato a due punti dal set prima che l’azzurro rimettesse le cose a posto per il 5-5 e riuscisse poi a chiudere per conquistare la vittoria. Per Fognini quello di Gstaad è il quinto titolo in carriera (Umago 2016, Vina del Mar 2014, Amburgo e Stoccarda 2013), sempre sul “rosso”, su 13 finali disputate, il primo in una stagione che ha visto il ligure centrare anche una “storica” semifinale sul cemento nel “1000” di Miami. Grazie a questo successo da lunedì Fabio rientrera’ nei top 30 andandosi ad accomodare sulla poltrona numero 25.
Foto: Corriere dello Sport