Francia e Germania saranno protagoniste nel 2022, Parigi assumerà la presidenza del semestre Comunitario mentre Berlino la presidenza del G7. Tanti i nodi da sciogliere, dalla pandemia all’emergenza climatica, dalla contrapposizione strategica con Russia e Cina alla crescita economica.
La Germania vuole rendere il G7 “antesignano di un’economia climaticamente neutra e di un mondo equo“, ha sottolineato il cancelliere Olaf Scholz. Il surriscaldamento del pianeta e’ una battaglia chiave per Berlino, che nel nuovo governo ha una forte impronta ambientalista. Il G7, in questa chiave, sara’ chiamato a consolidare gli impegni presi per arrivare a zero emissioni entro il 2050. Tenendo conto degli ostacoli posti dalle grandi economie emergenti, come Cina e India, ancorate al carbone.
Capitolo Pandemia. Occorre un’equa distribuzione dei vaccini perche’ lo squilibrio nelle vaccinazioni tra il nord ed il sud del mondo continua a favorire la circolazione del virus.
Tensioni nel Mondo. Il 2021 si e’ chiuso con qualche spiraglio sull’Ucraina, dopo una lunga telefonata tra Joe Biden e Vladimir Putin. Il dialogo tra le due amministrazioni proseguira’ a livello diretto nei prossimi giorni a Ginevra ma, al di la’ della forma, la sostanza e’ che le truppe russe restano ammassate al confine e Mosca rischia pesanti sanzioni se dovesse invadere la regione separatista del Donbass. Berlino, grazie ai consolidati legami con Mosca, tentera’ una mediazione. La presidenza tedesca, poi, dovra’ misurarsi con il sempre piu’ complesso dossier Cina, alla luce della posizione aggressiva di Pechino in Asia-Pacifico e della sua controversa politica sui diritti umani, da Hong Kong allo Xinjiang.
Semestre francese alla presidenza Ue. Tre aree le aree prioritarie per la presidenza del semestre Ue: salario minimo, regolamentazione dei giganti digitali e una tassa sul carbonio sui prodotti importati. Ma c’e’ molto altro per Emmanuel Macron, che in primavera dovra’ giocarsi la riconferma all’Eliseo. “Il 2022 deve essere l’anno di una svolta europea“, ha detto nel suo discorso di Capodanno, invocando un’Europa “potente e sovrana”. E quindi riforma di Schengen per “proteggere meglio le frontiere” di fronte alle crisi migratorie e difesa comune. La chiave di volta, tuttavia, sara’ il consolidamento della ripresa economica dopo lo shock della pandemia. In questo quadro assumera’ una valenza decisiva il dibattito sulla riforma del Patto di stabilita’, sospeso fino al 2023.
La Francia e’ uno dei Paesi principali che guida il fronte di chi vorrebbe regole fiscali piu’ espansive, tipo scorporare gli investimenti green e digitali dal deficit dei Paesi. Parigi potra’ contare sulla sponda di Roma: sempre piu’ legate, dopo il Trattato del Quirinale. Francia e Italia si attendono molto anche dalla Germania, nella misura in cui il nuovo governo a guida socialdemocratica sembra avere abbandonato il rigorismo della Merkel. Tanto che ha iniziato a ragionare con i partner su una riforma di Maastricht.