Alla Farnesina due giorni fa un vertice tra il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e l’omologo francese Jean-Yves Le Drian. Tanti gli argomenti trattati dalla Libia all’emergenza Covid in Europa fino all’accordo nucleare iraniano. I due ministri degli Esteri di Francia e Italia si sono incontrati per 3 ore, una riunione che è stata allargata anche agli staff dei ministri ma anche ai capi delle due agenzie di intelligence.

Libia.Un elemento centrale dei nostri colloqui è stato il dossier libico, su cui abbiamo promosso un confronto tra le nostre intelligence“, ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio durante la conferenza stampa a margine dell’incontro. “Dobbiamo lavorare insieme per massimizzare il ruolo di tutti i Paesi limitrofi alla stabilizzazione della Libia, la situazione sul terreno rimane preoccupante, occorre che cessino tutte le violenze e sia attuato l’embargo delle armi“.

Capitolo Iran. “Condividiamo la medesima analisi, la medesima preoccupazione e condividiamo lo stesso obiettivo di un ritorno al Jcpoa“, ha sottolineato Le Drian che poi ha ricordato l’ambasciatore italiano ucciso in Congo. “Vorrei sottolineare che la Francia è costernata ed esprime le sue condoglianze per l’assassinio dell’ambasciatore Attanasio e del carabiniere che lo accompagnava. Siamo totalmente solidali nell’operato dell’Italia contro il terrorismo“. 

Francia e Italia hanno convenuto per la Libia che occorre procedere con la conferma del governo provvisorio di Abdulhamid Dbeibah fino alle prossime elezioni previste per il 24 dicembre prossimo. La conferma dovrebbe avvenire lunedì 8 marzo dalla Camera dei Rappresentanti anche se il progetto politico di Dbeibah non sembra attecchire: non riesce a trovare sostegno né fra i deputati e tantomeno nel mondo politico libico in senso più ampio.

La svolta in Libia è avvenuta quando la Francia ha ridimensionato le mire del generale Khalifa Haftar, Parigi ha aperto a nuove dinamiche politiche in Libia, aprendo anche a una collaborazione che riduca le rivalità con Roma.

Di Maio: “La Libia è entrata in una fase cruciale del suo percorso verso la stabilità, attraverso una importante transizione istituzionale, e quindi è molto importante che la Camera dei rappresentati si riunisca, come previsto, il prossimo 8 marzo per la fiducia al governo di unità nazionale”.

I due ministri hanno discusso anche della Tunisia e della fascia del Sahel dove l’Italia si prepara a schierare altri soldati al fianco della missione militare francese che combatte il terrorismo jihadista.

Francia e Italia insieme in Libia, Di Maio incontra Le Drian

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