Second quanto riportato da NOVA, per la stampa francese sarebbero i posti di lavoro a rischio, la delocalizzazione in Asia e la predominanza nazionale i temi cruciali che dal punto di vista francese avrebbero reso problematica la presa di potere italiana nell’affare Stx-Fincantieri. Nel corso dei negoziati che si sono tenuti durante questo mese, e più in generale a partire dalla decisione del presidente Emmanuel Macron di nazionalizzare i cantieri di Saint-Nazaire, Parigi ha espresso preoccupazione per i 7 mila posti di lavoro locali, e per il rischio che – in caso di forti difficoltà – Roma potrebbe privilegiare i siti italiani. Da questo punto di vista Parigi ha dichiarato di avere ricevuto da Fincantieri garanzie soddisfacenti. Il secondo elemento di preoccupazione – su cui Roma ha comunque fornito delle garanzie – riguarda la recente alleanza stretta da Fincantieri con la Cina, e la “possibile delocalizzazione del savoir faire francese in Asia”.
L’Italia, secondo la stampa francese, avrebbe accettato le condizioni imposte da Parigi anche in merito alle aspirazioni francesi a garantirsi un accesso privilegiato ai cantieri di Saint-Nazaire, unico sito nazionale di costruzione di grandi navi militari. Secondo le anticipazioni fornite oggi da “Le Monde” gli accordi che verranno ufficializzati fra poche ore prevedono che la divisione di Saint Nazaire resterà al 50 per cento fra la parte francese e Fincantieri, ma con l’inserimento di un prestito della durata di 12 anni dell’1 per cento del capitale dei cantieri al gruppo italiano. Questo 1 per cento potrà essere revocato qualora Fincantieri non rispetti gli impegni presi. Inoltre il costruttore militare Naval Group farà parte del consiglio di Stx Francia, e potrà esercitare diritto di veto. Dopo l’ingresso di Fincantieri in Stx l’accordo dovrebbe sancire una migliore concertazione franco-italiana in materia di costruzioni navali militari. Per questo motivo, infatti, verrà creato un gruppo di lavoro con i rappresentanti dei due paesi.
Fonte: agenzia Nova