Il prefetto Franco Gabrielli, all’ateneo di Sassari alla cerimonia organizzata in suo onore ha ricevuto dal rettore Massimo Carpinelli il “Sigillo dell’Università”, la massima onorificenza riconosciuta a chi si è distinto per meriti culturali, scientifici, sociali, politici o economici. Così durante l’intervento: “lo spread fra teoria e prassi è la metafora di questo Paese in cui si pretende che ci si comporti in un certo modo ma nella pratica di tutti i giorni è in ritardo e affaticato”. Quest’anno, ha spiegato il rettore, il riconoscimento è andato a Gabrielli perchè “interprete dei valori su cui fonda lo Stato, dei quali contribuisce alla diffusione attraverso il suo esempio”. “In Italia – ha argomentato Gabrielli senza troppi giri di parole – resiste la doppia morale, la netta distanza tra le cose che si devono fare e quelle che si fanno. E’ cosi’ che si e’ creato un gap tra la comunità e le istituzioni: la sfiducia nei confronti di chi ha compiti di responsabilità deriva dalla divergenza tra teoria e prassi”. Ricordando i suoi studi di filosofia del diritto a Pisa e insistendo sul rapporto tra teoria e prassi, il capo della Polizia ha fatto riferimento alle recenti polemiche per la circolare che porta il suo nome. “Abbiamo semplicemente ricordato norme che già esistono e che sono scritte, sottolineando che il tempo della ricreazione e’ finito – e’ stato il suo ammonimento – chi ha responsabilità è chiamato, prima ancora che a far rispettare la legge, a rispettarla, il giudizio della gente per le istituzioni dipende dalla corrispondenza dei comportamenti alle teorie”. “In questo Paese – ha aggiunto – tutto è stato sacrificato in nome di esigenze di ordine pubblico, ogni volta si invocano norme che in realtà esistono, l’Italia morirà di bulimia normativa.
foto Sardegna Oggi