Gli Stati Uniti in soccorso dell’Europa per la crisi energetica e per l’indipendenza dal gas russo, questa la proposta dell’amministratore delegato di JpMorgan, Jamie Dimon. Per Dimon, hanno spiegato all’ANSA fonti vicine al dossier, urge un piano modellato proprio sullo storico pacchetto di aiuti varato dagli Stati Uniti nel 1948 per contribuire alla ricostruzione dell’Europa devastata dalla Seconda guerra mondiale.
Il piano dovrà fornire incentivi anche alle aziende americane per aumentare la produzione di gas, petrolio e altre risorse nell’ambito di una strategia a breve e lungo termine che porterebbe gli Stati Uniti ad essere uno dei maggiori distributori mondiali di energia. Fondi per la costruzione di nuovi impianti gas liquefatto in Europa, investimenti in fonti alternative di energia e sviluppo di nuove tecnologie. Questo in sintesi quello che Dimon, uno degli uomini piu’ influenti a Wall Street e nella comunita’ economica mondiale, ha chiesto all’amministrazione. Una garanzia, hanno spiegato le fonti, in patria e all’estero che blindi la sicurezza energetica al di la’ delle minacce di Vladimir Putin.
All’incontro, hanno riferito le fonti, hanno partecipato il segretario al Tesoro Jane Yellen, il segretario al Commercio Gina Raimondo, il direttore del Consiglio economico nazionale Brian Deese e anche il consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan, che ha accompagnato Biden nella sua missione in Europa.
Quest’ultimo ha assicurato che il tema dell’energia sara’ essenziale nei colloqui del presidente a Bruxelles ed e’ stato oggetto di intensi dibattiti nei giorni scorsi.
“Stiamo gia’ aiutando l’Europa ad essere meno dipendente dalla Russia”, ha sottolineato precisando che l’amministrazione sta valutando i modi migliori per aumentare le forniture di gas liquefatto all’Europa. Proprio su questo argomento Biden avra’ un colloquio venerdi’ con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
A partire da inizio marzo il dipartimento per l’energia ha annunciato un aumento delle esportazioni di gas liquefatto verso l’Europa. Due giorni fa da New York sono salpate due navi cargo, la Falcon Nostos e la Energy Centaur, con oltre 700.000 barili di diesel destinato al Vecchio Continente. ExxonMobil ha gia’ annunciato che “sta lavorando per massimizzare la produzione e soddisfare la crescente domanda mondiale di petrolio“.