(di Emanuela Ricci) Giacomo Leopardi scriveva: “Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, Silenziosa luna? Sorgi la sera, e vai, Contemplando i deserti; indi ti posi.”
La luna della poesia leopardiana ieri sera si è posata splendida e silenziosa su #Gavignano, bellissimo borgo medievale in provincia di Roma, dove in questi giorni sono iniziate le celebrazioni dei riti religiosi in onore dell’Assunta e del Santo Patrono, San Rocco.
La serata, fresca e ventilata, ha consentito ai numerosi fedeli presenti di partecipare alla processione che si è svolta tra i bellissimi vicoli del centro storico. Le antiche statue di San Rocco, dell’Assunta e l’immagine di San Salvatore guidavano le due fila di fedeli, seguite dalle Autorità politiche locali. Tantissimi i bambini che in festa, vestiti da angeli e con le candele accese, hanno seguito il corteo con gioiosa partecipazione.
Dalla piazza antistante la chiesa di Santa Maria Assunta fino all’edificio scolastico il corteo si riempiva sempre più di fedeli che intonavano preghiere e canti religiosi in onore dei loro protettori.
Un lungo percorso religioso, di andata e ritorno, terminato sulla piazza della chiesa dove le due statue e l’immagine sacra sono state posate per la benedizione del parroco, don Alberto Raviglia. Palpabile la commozione dei gavignanesi quando il parroco ha raccontato la storia del Santo Patrono, San Rocco.
La bellissima serata è terminata con uno splendido spettacolo di fuochi pirotecnici per la delizia dei più piccoli, che nonostante la mezzanotte ormai vicina, erano tutti con il naso all’insù con gli occhietti illuminati dalla magia dei colori e delle forme dei fuochi