Su Cusano Tv a ‘L’Imprenditore e gli altri’, il generale Pasquale Preziosa, già Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare ed oggi presidente dell’Osservatorio sulla Sicurezza di Eurispes ha trattato la questione della guerra in Ucraina con lucidità disarmante dando una versione più studiata della situazione globale. Un’analisi che si discosta rispetto a quella scritta sui maggiori giornali nazionali ed internazionali, dove si narra, invece, solo della “tirannia” di Putin ma non viene trattato l’argomento a più ampio respiro cercando di intravedere nel potere di Putin la debolezza strategica dell’Occidente, Stati Uniti in testa con una Cina che, sapientemente e senza scrupoli, tira le fila del nuovo Ordine Mondiale.
Il caos della guerra
In prima battuta il generale ha raccontato di come la guerra abbia cambiato gli scenari attuali e che difficilmente ritorneranno nella loro situazione iniziale
“La situazione è abbastanza complessa e in questi momenti fare previsioni non è possibile, perché la guerra è caos e prevedere cosa accadrà dopo è molto difficile. Questo concetto è fondamentale, perché, se prima si utilizzavano i rapporti di potere tra l’occidente e l’oriente, non appena si è deciso di scatenare la guerra, i rapporti sono diventati di forza, cambiando gli scenari e lasciando molta incertezza. In questo momento non possiamo utilizzare il metodo lineare più uomini o più carri armarti uguale più potenza e quindi vittoria. Nel caos vince chi ha la possibilità di resistere e, soprattutto, per governare questo caos c’è bisogno di una grossa leadership, di un grosso network e di una grande comunicazione. Gli scenari di incertezza sono irreversibili, l’Ucraina di ieri non tornerà più, come non torneranno più l’Europa, la Russia e la Cina di ieri.”
Il rapporto tra Russia e Cina
“Per capire meglio la situazione della Cina dobbiamo tornare indietro ai giochi olimpici invernali, dove erano presenti sia Xi Jinping e Putin. A seguito di questo incontro, entrambi hanno dichiarato che le loro relazioni sarebbero entrate in una nuova era, senza essere troppo specifici, ma hanno affermato che avrebbero rivisto l’ordine mondiale. Dichiarazioni importanti, che poi si sono dimostrate con l’invasione dell’Ucraina. Russia e Cina hanno raggiunto livelli tecnologici mai visti prima.”
“Entrambe le nazioni hanno sviluppato l’ipersonico, una tecnologia che rende inutile il sistema antimissilistico di protezione attuale. Quando Putin dichiarò di essere invincibile, non si riferiva solamente ai missili che viaggiavano ad una velocità di Mach 10 (12250 km/h – Roma sarebbe colpita in 10 minuti), ma si riferiva al Sistema Avangarde. Gli Stati Uniti e i paesi dell’occidente sono in svantaggio in questo campo. Se a questo uniamo la guerra persa contro il terrorismo a Kabul e il covid, inteso come regressione economica, con la Cina unico paese a progredire, ci si rende conto che si sono create le condizioni adeguate a questi paesi per mettere in atto il loro piano.”
Il futuro dell’Europa
“Cina, Russia e Stati Uniti oggi si confrontano sul potere e non sulla forza. Il rapporto Ucraina-Russia va visto come Davide contro Golia. Nonostante sia difficile prevedere come finirà questa guerra, vista la carenza di pianificazione e soprattutto di intelligence russa. L’Europa dovrà ricominciare ad investire sul pilastro della difesa, completando il discorso Europa e aiutare gli americani. Se oggi avessimo avuto quel pilastro difensivo, non saremo in queste condizioni. Bisognerà capire anche quale sarà il nostro futuro.”
“Abbiamo diverse industrie che competono tra di loro per i mercati esteri. Deve esserci un accordo comune in questo campo, affinché non si vengano a creare nuove dispute interne. La Russia è sempre stata vista come paese europeo, consegnarsi totalmente alla Cina lo farebbe diventare un paese junior. Pechino ha un proprio percorso per il futuro, che non guarda in faccia nessuno, nemmeno la Russia. Se la situazione non cambierà, nel breve periodo la Russia stessa avrà bisogno della Cina come broker per vedere i propri prodotti.”
Lo sviluppo militare
“Nei primi anni 2000 gli Stati Uniti preferirono investire maggiormente nello spazio. Queste risorse furono sottratte allo sviluppo dell’ipersonico, lasciando il progetto incompleto, sia per problemi aerodinamici che di materiali. All’epoca, infatti, non c’erano i materiali di cui disponiamo oggi, che permettono di viaggiare anche con temperature esterne di 2-3000 gradi. Gli Stati Uniti hanno ripreso questi progetti adesso, ma serviranno anni per raggiungere i livelli di Russia e Cina. Il potere di queste armi non è tanto in quante se ne possiedono, ma il solo fattore di possederle, in quanto si tratta di armi che possono essere solamente nucleari.”
Generale Preziosa a “L’imprenditore e gli altri”
Cos’è successo nella notte
Ieri il presidente ucraino, Volodymyr Zelenskiy, ha detto che l’Ucraina si rende conto di non poter entrare nella Nato.
Il vice premier polacco Jaroslaw Kaczynski chiede una “missione di pace” della Nato “protetta dalle forze armate” per garantire l’arrivo degli aiuti umanitari all’Ucraina. “Questa missione non può essere una missione disarmata, sottolinea per chi non lo avesse capito, ma si deve poter difendere per operare in territorio ucraino”.
Immediata la reazione di Mosca alla dichiarazione: “L’Ucraina non mostra di voler seriamente trovare soluzioni mutualmente accettabili”, ha affermato Putin in una telefonata con il Presidente del Consiglio Ue, Charles Michel. Forse i sentimenti antirussi di Kaczynski, che l’occupazione sovietica l’ha vissuta sulla sua pelle, hanno preso il sopravvento o forse è stato un deliberato tentativo di impedire un avvicinamento negoziale tra Kiev e Mosca. Oggi Zelenski parlerà al Congresso degli Stati Uniti, che hanno appena concesso altri 13,6 miliardi di dollari di aiuti all’Ucraina, e saprà spiegarci meglio cosa è successo.
Le forze ucraine hanno respinto un attacco a Charkiv da parte delle truppe russe, che hanno cercato di prendere d’assalto la città dalle loro posizioni a Piatykhatky, un sobborgo 15 chilometri a nord. Lo ha detto il capo della regione di Charkiv, Oleh Synehubov che ha anche sostenuto che l’esercito ucraino sarebbe stato in grado di “spingere il nemico indietro oltre la sua posizione precedente”. Dopo il tramonto, le forze russe hanno aumentato il loro bombardamento della città.
L’intelligence militare britannica afferma che le forze armate russe starebbero ridislocando i propri uomini per superare la fase di stallo in cui sono cadute in Ucraina e scrive che starebbero arrivando uomini dai distretti dell’est russo, dal Pacifico. Londra parla anche di truppe dall’Armenia e di un possibile l’impiego di mercenari e siriani.
In un tweet, Anton Gerashchenko, consigliere del Ministro degli affari interni dell’Ucraina riporta che navi russe hanno iniziato a bombardare le coste vicino alla città di Odessa, che è la terza più grande città dell’Ucraina e principale porto del Paese. Gerashchenko scrive di razzi e colpi di artiglieria e segnala che non ci sarebbe stato alcun tentativi di sbarco di truppe. Oggetto dei colpi sarebbero state le postazioni delle forze armate ucraine e infrastrutture militari a sud della città.
Sono invece confermati gli allarmi aerei in diverse città. Le sirene sono state attivate a Kiev, Leopoli, Cherkasy, Dnipro, Ivano-Frankivsk, Odessa, Vinnytsia, Kirovohrad e Khmelnytskyi.