Le venti economie più importanti del mondo sono ad Amburgo per il tradizionale incontro politico, di nuovo c’è il presidente americano Trump che ha improntato la sua azione presidenziale su presupposti diversi dal suo predecessore.
La campagna elettorale del presidente Trump ha avuto come logo „America first“ egli argomenti correlati saranno legati al commercio, alla sicurezza e al clima.
Vi sarà quindi una grande competizione tra i difensori degli accordi raggiunti in precedenza e coloro o colui che vorrà modificare i precedenti accordi.
Sul clima ci sarà poco da aggiungere a quanto già statuito nella riunione già tenuta sull’argomento, anche se il G-20 sarà presieduto dal cancelliere tedesco, le cui posizioni sono note sull’argomento.
Sulla sicurezza le linee programmatiche, a meno eventi ora non prevedibili, sono state già discusse e saranno probabilmente ribadite durante gli incontri in Assemblea e nelle riunioni a due tra i singoli paesi.
Sul commercio la problematica appare più complessa, per due serie di motivi:
– Gli USA presentano un deficit commerciale di circa 670 miliardi di $,
– Il presidente Trump non è riuscito fino ad ora, a raggiungere risultati tangibili di politica interna sia sulla riforma delle tasse, sia su quella sanitaria e quindi potrebbe puntare sul deficit commerciale per riaffermare “America First“.
Al summit potrebbe emergere un cambiamento di policy americana per la tipologia di mercato: gli USA hanno sempre predicato il mercato liberista contro quello liberalista.
Molti paesi al summit, affermeranno le leggi del libero mercato, con qualche eccezione , per esempio la Francia che, anche di recente ,ha evidenziato una politica più nazionalista.
I paesi più esposti appaiono essere, la Cina con circa 370 miliardi di $, il Giappone , la Germania (67,2) e il Messico con circa 70 miliardi di $, l’Italia con 30 miliardi di$, la Russia con 9,6miliardi di$.
I Paesi dell’Unione Europea nel loro complesso però presentano non un deficit ma un surplus di 140 miliardi di$.
Per la Cina, dopo la riunione ultima tenuta in USA presso Mar- a- Lago, alla scadenza prossima dei cento giorni indicati, ci si aspetta una ripresa dei negoziati, non a caso il presidente cinese ha già compiuto alcune visite importanti in Russia e in Germania per mitigare il rapporto con gli USA.
La Cina ha sempre sostenuto il mercato liberista per l’estero, purtuttavia i rapporti con la Corea del Nord sono stati, di recente, attenzionati dagli USA.
La situazione, in quella area asiatica allargata a Giappone e Taiwan, rimane molto complessa per i retaggi storici difficilmente colmabili tra i vari paesi e lo schieramento di sistemi americani anti missili ha, ora, accentuato la rivalità tra i vari attori statuali.
Non ci si aspettano grandi risultati dai colloqui Russo Americani per via delle polemiche interne USA sull’argomento e quindi il problema dell’Ukraina potrebbe essere rimandato a data futura.
Questo meeting potrebbe evidenziare un pensiero americano contrapposto alla tendenza statuita dagli stessi USA nelle precedenti riunioni che avevano promosso la globalizzazione, ora invece a favore del protezionismo.
di Pasquale Preziosa