Il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e il Presidente francese Emmanuel Macron hanno scritto al Gruppo dei saggi, ovvero a coloro che sono stati chiamati a lavorare sulla definizione del “Trattato del Quirinale” fra Italia e Francia, una lettera di incarico che definisce compiti, finalità e perimetro del lavoro dei sei.
I componenti per parte italiana del Gruppo sono Franco Bassanini, Marco Piantini e Paola Severino.Di seguito alcuni estratti dei contenuti della lettera di incarico.
“L’Italia e la Francia sono naturalmente legate da una vicinanza storica, economica, culturale e umana eccezionali. In linea con gli orientamenti concordati in occasione del Vertice di Lione il ‘Trattato del Quirinale’ dovrà dare un forte impulso alle relazioni tra i nostri Paesi strutturandole e dando loro dei nuovi obiettivi, arricchiti di una duplice dimensione bilaterale ed europea”.”L’obiettivo è quello di concludere questo Trattato in occasione del prossimo Vertice bilaterale, che si terrà in Italia nel secondo semestre del 2018. In questa prospettiva i lavori del Gruppo di alto livello saranno organizzati in due fasi. Una prima tappa riguarderà il contenuto del futuro Trattato sia che si tratti di proposte istituzionali che dei settori di partenariato menzionati nel testo del Trattato: il quadro istituzionale dovrà favorire l’affermazione nel tempo di un “riflesso italo-francese” e di una cooperazione strutturata, rimanendo al tempo stesso agile e flessibile; la parte essenziale dovrà riguardare i settori di cooperazione che il Gruppo proporrà di approfondire o di istituire. In prima analisi, due ambiti appaiono portanti per il futuro delle relazioni tra l’Italia e la Francia: da una parte, le questioni legate alla nostra cooperazione in campo economico, industriale e dell’innovazione; dall’altra, quelle relative all’istruzione, alla cultura, alla ricerca e all’insegnamento superiore”.
Sugli esiti di questa riflessione il Gruppo di alto livello e’ invitato a riferire entro la fine di aprile. La seconda tappa sarà dedicata alla redazione vera e propria del progetto di Trattato. Infine, se il “Trattato del Quirinale” ha vocazione a offrire un quadro di riferimento per gli sviluppi futuri delle nostre relazioni bilaterali, dovrà allo stesso modo riflettere fedelmente l’ambizione europea di Italia e Francia sia che si tratti della promozione dei nostri valori comuni, che del nostro dialogo sui grandi negoziati europei o delle iniziative in vista di una rifondazione dell’Unione Europea.