Secondo quando riporta l’Agenzia Nova, il ministro della Difesa, Ursula von der Leyen, intende consentire l’arruolamento nelle Forze armate della Germania, “soprattutto a italiani, polacchi e romeni”. Tra i giovani di questi paesi, si legge nel documento del ministero della Difesa tedesco, vi è “un potenziale quantitativo” per la Bundeswehr. Secondo i calcoli del dicastero, oggi in Germania vivono “circa 255 mila polacchi, 185 mila italiani e 155 mila romeni tra i 18 e i 40 anni di età”. In totale, i tre gruppi compongono “circa la metà dei cittadini dell’Ue residenti in Germania”. Per il ministero della Difesa tedesco, “se almeno il 10 per cento di questo insieme dimostrasse interesse per la Bundeswehr, potrebbero derivarne più di 50 mila domande di arruolamento”. È, infatti, la carenza di personale militare ad aver portato von der Leyen a proporre nel Libro bianco per la difesa del 2016 l’apertura dell’arruolamento nella Bundeswehr agli stranieri. I piani per tradurre questo progetto in realtà concreta sono stati conclusi ad agosto scorso.
Secondo quanto appreso da “Der Spiegel”, i cittadini dell’Ue potrebbero essere arruolati in ogni reparto della Bundeswehr. Sarebbero, dunque, smentite le dichiarazioni rese oggi dall’ispettore generale della Bundeswehr, il generale Eberhard Zorn, secondo cui le Forze armate tedesche stanno valutando di arruolare cittadini dell’Ue soltanto come specialisti, ad esempio medici o esperti di tecnologie dell’informazione.
Ad ogni modo, il ministero della Difesa tedesco intende limitare l’arruolamento degli stranieri con cittadinanza dell’Ue “ai giovani che anno vissuto in Germania per diversi anni e parlano un tedesco fluente”.
Von der Leyen vuole, infatti, evitare che si parli di un esercito di mercenari e non intimorire quei paesi europei che potrebbero vedere i propri giovani emigrare in Germania per arruolarsi, attratti da salari più elevati e migliori condizioni di impiego nelle Forze armate.
Tale esito è temuto in particolare dai paesi dell’Europa orientale, secondo quanto riferito dagli addetti militari tedeschi che hanno sondato i governi europei circa il progetto di von der Leyen. In Polonia, il ministro degli Esteri Jacek Czaputowicz ha affermato che “il servizio militare è strettamente legato alla nazionalità.
Il governo polacco ha chiesto chiarimenti alla Germania in sede europea. Per Czaputowicz, infatti, modificare i criteri di arruolamento nella Bundeswehr senza consultare l’Ue “non sarebbe un comportamento appropriato”. Inoltre, ha proseguito il ministro degli Esteri polacco, se la Germania attuasse l’iniziativa senza prima consultare la Polonia, “non sarebbe positivo”, perché le Forze armate tedesche possono “offrire di più” ai militari.
Preoccupazioni simili a quelle della Polonia sono state manifestate dalla Bulgaria. In particolare, il governo di Sofia ha comunicato alla Germania che le proprie Forze armate mancano del 20 per cento degli effettivi richiesti. Se le Forze armate tedesche aprissero l’arruolamento ai cittadini europei, offrendo “salari significativamente migliori, le conseguenze per la Bulgaria sarebbero catastrofiche”, hanno fatto sapere le autorità di Sofia. Allo stesso modo, conclude “Der Spiegel”, la Grecia teme che i propri giovani possano emigrare in Germania per arruolarsi.