Il ministro degli Esteri del Giappone, Taro Kono, riceverà la prossima settimana la controparte mongola, il ministro degli Esteri Damdin Tsogtbaatar, per discutere della Corea del Nord. La notizia è stata resa nota da una fonte del governo giapponese citata dal quotidiano locale “Japan Times”.
Tsogtbaatar, il cui paese intrattiene legami diplomatici con Pyongyang, ha incontrato gli alti funzionari di quel paese a inizio febbraio: la sua visita in Giappone sarà la prima da quando è stato nominato ministro degli Esteri, in ottobre. Secondo la fonte, Kono probabilmente chiederà alla Mongolia di aumentare la pressione sulla Corea del Nord per il suo sviluppo di armi nucleari e missili balistici. Cercherà inoltre una cooperazione sulla questione dei cittadini giapponesi rapiti dalla Corea del Nord negli anni ’70 e ’80.
Il ministro della Mongolia si è di recente incontrato a Pyongyang con il capo di stato della Corea del Nord Kim Yong Nam e con l’alto funzionario responsabile degli affari Esteri, Ri Su Yong. Diffidenti del recente disgelo tra Corea del Nord e Corea del Sud sulle Olimpiadi invernali di Pyeongchang nel Sud, il governo giapponese vuole usare i legami della Mongolia con la Corea del Nord per “ottenere qualsiasi informazione” sulle “vere intenzioni” del leader Kim Jong Un, riferisce “Japan Times”.
Il Giappone e la Mongolia hanno concordato a marzo dell’anno scorso di sollecitare la Corea del Nord a conformarsi alle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite contro i suoi programmi di armamento. Hanno inoltre concordato un piano d’azione quinquennale per sviluppare ulteriormente i legami bilaterali tra cui sicurezza ed economia. Kono punterà a confermare con Tsogtbaatar i progressi sul piano e rafforzare la partnership strategica tra Giappone e Mongolia.
(Nova)