Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è arrivato a Tokyo, prima tappa del suo primo viaggio presidenziale in Asia.
Sull’agenda del giorno, la crisi nucleare nordcoreana e gli scambi. L’Air Force One è atterrato nella base aerea di Yokota, a ovest di Tokyo, dopo un volo di otto ore dalle Hawaii. Il presidente ha parlato alle truppe Usa di stanza nella base: “Il Giappone è un partner prezioso e un alleato fondamentale degli Stati Uniti”, ha detto Trump.
E senza mai nominare la Corea del Nord, ha avvertito: “Nessuno, nessun dittatore, nessun regime e nessuna nazione dovrebbero sottovalutare la risolutezza americana”. Il presidente ha inoltre lodato gli sforzi fatti dagli alleati statunitensi per “rinnovare il loro impegno per la pace”.
Appena arrivato a Tokyo, dove resterà fino a martedì per poi proseguire la visita in altre quattro nazioni asiatiche (Corea del Sud, Cina, Vietnam e Filippine), Trump ha incontrato al Kasumigaseki Golf Club il premier giapponese Shinzo Abe, che poco prima dell’arrivo dell’inquilino della Casa Bianca ha dichiarato ai giornalisti: “Sulla base del rapporto di fiducia che già esiste, voglio rendere l’alleanza tra Giapponese e Usa ancora più forte”. Nel campo da golf, sede delle Olimpiadi di Tokyo del 2020, Trump ha giocato una partita con Abe e il campione Hideki Matsuyama, quarto posto nella classifica mondiale.
Durante il viaggio verso il Giappone, ai giornalisti che lo accompagnano, conversando con loro ha detto che spera di incontrare il suo omologo russo, Vladimir Putin, nel corso del suo tour asiatico: “Speriamo di incontrarci con Putin. Vogliamo che Putin ci aiuti con la Corea del Nord e ci incontreremo con molti altri leader”. Il leader russo è atteso al vertice APEC (Asia Pacific Economic Cooperation) in Vietnam, a cui parteciperà anche Trump.
Imponenti le misure di sicurezza messe in atto dal Giappone, infatti, secondo quanto ha dichiarato l’agenzia di polizia del Giappone, a Tokyo sono stati mobilitati circa 21.000 agenti per garantire la sicurezza nella capitale del Presidente americano durante la visita nel Paese.